Chiesa gremita per i funerali di Paola Marella
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La celebrazione funebre si è svolta nella chiesa di San Marco
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Chiesa gremita per i funerali di Paola Marella, architetto e conduttrice televisiva, morta il 21 settembre a 61 anni. Durante la celebrazione funebre il marito ha detto "Sei la nostra luce". Nelle prime file della chiesa di San Marco, nel quartiere Brera di Milano, davanti alla bara sulla quale è stata apposta una composizione di fiori bianchi, erano seduti il figlio Nicola, il marito Domenico, gli altri familiari e gli amici più stretti.
"Paola è stata la luce degli amici, della sua Milano, di molta gente che non la conosceva. Faceva un lavoro normale", ha continuato il marito: "L'agente immobiliare. Quando ha cominciato era una professione un po' così, che lei ha nobilitato con la sua professionalità. Poi è entrata in televisione, era il suo posto. Era solare, un'amica per tutti, un supporto, sempre presente. La sua luce resta, non dimenticatela".
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Don Luigi Garbarini nell'omelia ha parlato della "discrezione" della conduttrice, morta dopo una lunga malattia, perché "anche negli ultimi giorni al San Raffaele, mentre la città sfilava" - ha detto il parroco - "Paola era ferma nel suo letto, nella sua eleganza, e mostrava il suo modo di essere".
Tra gli amici più stretti Alessandro Borghese, che, fuori dalla chiesa ha ricordato Paola con toccanti parole: "Siamo stati compagni e antesignani di questa nuova televisione che, nel mondo suo dell'immobiliare e nel mondo mio della cucina, ha preso piede vent'anni fa". Il cuoco e conduttore ha poi concluso commosso mandandole un bacio con la mano: "È un'amica che se ne va. Ciao Paola".
Tra i suoi programmi "Cerco casa disperatamente" e "Vendo casa disperatamente", "Un sogno in affitto" e "Come la vorrei", in onda su Hgtv. Il suo ultimo post di lavoro su Instagram risale a tre giorni fa.
Della sua malattia, contro la quale combatteva dal 2011, aveva parlato in una intervista a Panorama nel 2021 nella quale invitava a fare prevenzione e ad avere coraggio nell'affrontare il tumore: "Il messaggio che dobbiamo lanciare è che non dobbiamo avere paura, che non siamo soli, che purtroppo la malattia arriva ma oggi grazie alla scienza sappiamo come affrontarla".