Nel 1959 il giovanissimo cronista ebbe l'opportunità di andare a casa dell'attore: non rimase un caso isolato
© Archivio fotografico Giuseppe Palmas
Maurizio Costanzo ha cambiato la televisione italiana, ha inventato il "talk in salotto", ha sfidato la mafia e lanciato innumerevoli protagonisti dello spettacolo. Una carriera giornalistica infinita nata sotto una buona stella. E' storica, infatti, una fotografia scattata da Giuseppe Palmas il 3 agosto 1959, quando l'allora ventunenne Costanzo era agli inizi della sua professione e, da cronista, ebbe l'occasione di intervistare il grande Totò a casa dello stesso attore napoletano: un'immagine che lo stesso Maurizio avrebbe poi conservato sia nella sua abitazione sia nel suo ufficio, ovvero il luogo dove ha certamente passato la parte più lunga della sua vita.
E' noto che Totò prese subito in grande simpatia il giovane Maurizio Costanzo. Tant'è che quello dell'agosto del 1959, ai Parioli, fu solo il primo di tanti "appuntamenti". L'intervista venne pubblicata il 13 agosto su Tv Sorrisi e Canzoni. La foto che li ritrae assieme fu scattata da Giuseppe Palmas e per Costanzo rimarrà un indelebile ricordo.
Quel giorno il giornalista romano, scomparso il 24 febbraio, aveva poco più di 21 anni ed era reduce da una esperienza giornalistica da volontario nella redazione sportiva di Paese Sera. Poi, l'incontro con Totò per "Tv Sorrisi e Canzoni". L'attore raccontò al giovanissimo cronista della sua operazione agli occhi e scherzò su un festival della canzone da fare in salotto. "La canzone in altri tempi serviva per fare le serenate, per conquistare il cuore delle ragazze. Adesso le serenate si fanno solo per innamorate sorde" disse Totò a a Costanzo riferendosi alla musica che si andava imponendo in quegli anni dopo il grande successo di "Nel blu dipinto di blu" al Festival di Sanremo.
"Mi dispiace che Totò non abbia mai potuto partecipare ad alcuno dei miei programmi televisivi o radiofonici, perché quando l'ho conosciuto ero un giornalista della carta stampata. Penso che si debba essere orgogliosi, in Italia, per aver avuto un attore come Antonio de Curtis, in arte Totò": così scriveva il 20 giugno 2019 Maurizio Costanzo su "Tv sorrisi e canzoni".
Proprio in quell'occasione Costanzo scrisse un lungo articolo raccontando dell'amicizia con il principe della risata e delle due foto di Giuseppe Palmas che conservava incorniciate. Il giornalista raccontò che Totò era una della sue più grandi passioni, possedeva tutte le cassette della sua sterminata produzione. "Guardie e ladri, con Aldo Fabrizi, credo di averlo visto al cinema, quando uscì, almeno cinque volte", scrisse Costanzo.
Poi il racconto degli inizi, della vita a Napoli, in quel rione Sanità ancora cuore pulsante della città partenopea. La penna di Maurizio Costanzo riportò con abilità e poesia l'incontro con il maestro del cinema, raccontando anche di una rivelazione che Totò gli fece. Essendo solito spiare dalla finestra quello che gli abitanti facevano all'interno delle proprie case, il Principe da ragazzo veniva soprannominato 'O spione. Molti anni dopo Costanzo tornerà a parlare di quell'intervista: "Quell’articolo nacque anche dal fatto che, da un po' di tempo, ero entrato nelle sue simpatie, dopo che gli avevo fatto una intervista per un settimanale femminile, quindi mi invitava spesso a casa sua ai Parioli". Per fortuna, ne abbiamo anche una testimonianza visiva.