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Amici, colleghi e tante gente comune alle esequie del giornalista nella Chiesa degli Artisti a Roma
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Dopo due giorni di camera ardente in Campidoglio, si sono svolti i funerali di Maurizio Costanzo, scomparso il 24 febbraio a 84 anni. Nella chiesa degli Artisti a Roma centinaia le persone che hanno accolto il carro funebre con lunghi applausi e grida "bravo', 'grazie'.
Da Paolo Sorrentino a Gerry Scotti, Emanuele Filiberto di Savoia, Fiorella Mannoia, Valerio Scanu, Massimo Lopez a Tullio Solenghi, Pio e Amedeo e Aurelio De Laurentits. Tanti i personaggi del mondo dello spettacolo entrati per tempo nella chiesa per la celebrazione. Maria De Filippi, accompagnata per mano dal figlio Gabriele, ha fatto il suo ingresso seguendo di pochi minuti l'arrivo del feretro. Con lei in auto, c'era Raffaella Mennoia, autrice di 'Uomini e Donne'. Pochi minuti dopo è stata la volta di Pier Silvio Berlusconi.
A officiare la messa don Walter Insero, recentemente nominato cappellano da papa Francesco. Il sacerdote negli ultimi mesi ha condiviso con Maurizio Costanzo diverse iniziative in aiuto dei più bisognosi.
"Siamo qui oggi per accompagnare con la nostra preghiera l'anima di Maurizio che torna nella casa del Padre. Lo facciamo con la consapevolezza che è vero, si è chiuso il sipario, ma è finito il primo atto...". Sono le parole di don Walter Insero, all'inizio della celebrazione.
"La prima volta ho incontrato Costanzo due anni fa. Pensavo di trovarmi davanti un giornalista anticlericale, un po' un mangiapreti, e invece ho incontrato una persona accogliente, amorevole... (...) Maurizio era un uomo molto intelligente, estremamente curioso, portato sempre a cercare novità, a scoprire, non riusciva a stare fermo, era molto attivo, anche negli ultimi giorni in clinica" continua don Insero. "E' stato un uomo umile, leale, manteneva la parola data e rispettava opinioni degli altri, senza giudicare le diversità, propenso a capire le ragioni degli altri. (...) Voleva ascoltare gli altri, conoscere le persone, le loro storie, intuiva prima di ascoltare il carattere delle persone. Verso i suoi cari ha avuto un forte senso protezione, ma ha aiutato anche tanti artisti nel momento del bisogno" ricorda ancora Insero. "Non dava importanza al denaro, non era avido, riusciva a dosarlo per condividerlo con gli altri".
E poi aggiunge: "Negli ultimi tempi si è sempre più avvicinato ai valori cristiani. Si chiedeva da tempo cosa c’è dietro l'angolo, o declinandola meglio cosa c’è dietro la morte. Abbiamo parlato a lungo di religione. Non era un praticante credente ma alla fine ha alzato lo sguardo al cielo e ha invocato la protezione della vergine Maria".
"Papino, l'ondata d'amore che ci ha sommersi è merito del bene che hai dato a tantissime persone. Non hai avuto tre figli ma molti di più. In molti ti hanno considerato un padre. Ci lasci un’eredità importante, il tuo più grande insegnamento, l’umiltà Non ti saresti mai aspettato una grande dimostrazione d'aspetto. Ci avresti detto come sempre 'ma vi rendete conto? Tutto questo per me'. Ora sei per mano a Sordi e Gassman, ti immaginiamo mentre in paradiso organizzi un altro dei tuoi talk show". Questo il pensiero della figlia, Camilla.
"Signore, volgi i tuoi occhi sul nostro lavoro, quello dei tuoi artisti, quelli che mettono la benzina alle ali per essere più vicino a te e aiutare i fratelli. Perdonaci se siamo fragili, incostanti, ma siamo uomini. Donaci la tua forza. Preghiamo per tutti gli artisti, fa che possiamo aiutare gli uomini attraverso la nostra arte. Donaci ali stupende per farci alzare fino a te". Questi alcuni dei versi più belli della preghiera degli artisti letta da Gerry Scotti durante la cerimonia funebre di Maurizio Costanzo, poco prima della fine della messa.
Ad accompagnare il feretro all'uscita dalla chiesa la famosa sigla del 'Maurizio Costanzo Show'. Sotto gli occhi dei figli commossi e della moglie Maria De Filippi, che ha applaudito il feretro e a sua volta ha ricevuto applausi da parte dei tantissimi presenti.
"Non ci riusciamo a credere, era troppo giovane. E profondamente è nel nostro cuore. Maria è straordinaria per come sta portando avanti tutto questo". Così Eleonora Giorgi all'uscita dalla chiesa.
Per Pier Silvio Berlusconi "Maurizio Costanzo è stato un padre, un amico, un collaboratore. Lui è un pezzo di storia della tv e del nostro Paese, ha cambiato e i suoi cambiamenti rimarranno per sempre. È un personaggio unico, quando ho iniziato lui era centrale e ha dato all'azienda tantissimo. Nessuno potrà mai raccogliere la sua eredita'".
E anche Fabrizio Corona ha dichiarato: "È stato come un padre per me".
"Gli sarò sempre riconoscente per tutto quello che ha fatto per me. Abbiamo passato insieme tante domeniche in tv, un grande compagno di giochi, semplicità, umiltà e voglia di divertirsi. Lui voleva che lo imitassi sempre", le parole di Massimo Lopez. Secondo Tullio Solenghi "coniugava la tv popolare con quella profonda, di impegno civile, che gli fece anche rischiare la vita. Un grande".
"Maurizio era una persona che stimavo tantissimo, gli volevo tanto bene. Sono qui per lui, per Maria e tutto il Gruppo Fascino. Per l'Italia ha rappresentato un grande giornalista, una grande persona e soprattutto per me un grande amico". Cosi' il principe Emanuele Filiberto di Savoia all'ingresso della chiesa.
Alex Britti ammette: "Perdo un amico. Parlavo con lui di cultura, libri, calcio, della Roma. Di tante cose. Mi mancheranno i suoi consigli, le sue dritte. Come affrontare le cose belle della vita, le compagne, i figli. L'ultima volta che l'ho visto è stato qualche mese fa. Era un po' fragile ma andavo a trovarlo, lui regalava tartarughe, a mio figlio piacevano tanto ma non abbiamo fatto in tempo".
"Maurizio grandioso e insostituibile". Cosi' recitava un cartello davanti alla Chiesa degli Artisti, mentre sulla bara del giornalista c’è anche l'immagine dell'amato gatto nero Filippo.
"Una persona unica che ci ha accompagnato per anni, una grande persona, uno di noi. Ci mancherà", sono le parole di una ragazza da ore dietro la transenna per rendere l'ultimo omaggio a Costanzo. "Per noi non morirà mai, era speciale", ha aggiunto una donna anziana.
Il corteo funebre con il feretro di Maurizio Costanzo ha fatto quindi una sosta anche davanti al teatro che è stato a lungo il palco del suo spettacolo. Il carro funebre si è fermato sul piazzale del teatro Parioli per un minuto di silenzio, poi rotto dagli applausi della gente che lo ha atteso pure li', a due passi dal luogo in via Ruggero Fauro luogo dove subì l'attentato da parte della mafia.