DAL 15 SETTEMBRE

"Melaverde" alla scoperta dell'Italia delle eccellenze, Vincenzo Venuto: "Il nostro territorio è in salute"

Domenica 15 settembre parte la 26esima edizione del programma di Canale 5, Tgcom24 na ha parlato con il biologo co-conduttore insieme a Ellen Hidding

di Massimo Longoni
14 Set 2024 - 09:24
 © Ufficio Stampa Mediaset

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Da domenica 15 settembre, alle ore 11:50, su Canale 5, torna il viaggio nell'Italia delle eccellenze di "Melaverde". Alla guida dello storico settimanale dell'ammiraglia Mediaset, la consolidata coppia composta da Ellen Hidding e Vincenzo Venuto. Giunta alla 26esima edizione, la rubrica prosegue e rinnova il racconto per immagini delle bellezze del nostro Paese: territorio e tradizioni, talento e passione, ma soprattutto perseveranza, quella di chi si impegna in prima persona per la salvaguardia di agricoltura e ambiente.

Nella prima puntata Hidding raggiunge una valle incontaminata ai confini della Svizzera, alla scoperta di una particolare razza di pecora dal muso nero.Spazio, poi, alla storia del piatto tipico di questi luoghi: la Raclette, preparata fondendo l’omonimo formaggio. E, ancora, un reportage super goloso dal laboratorio di uno tra i più grandi maestri cioccolatieri di Crans Montana. Venuto, invece, si reca a Valcanale, in provincia di Bergamo, per raccontare una delle più antiche attività dell’uomo: la pastorizia. Al centro della puntata, la storia di una famiglia che da 20 anni si prende cura di un numeroso gregge, che pascola in diverse malghe.

Per te questa è l'ottava edizione, ormai "Melaverde" è casa per te.

Io mi sono ritrovato perfettamente. Ho sempre raccontato la natura. Racconto il territorio italiano sotto un'altra prospettiva, quella dell'agricoltura e della tradizione, mi si è aperta un'altra finestra sul mondo. Poi ho portato di mio la biologia, l'ecologia. Racconto con il mio occhio professionale

Girando per l'Italia come hai trovato lo stato di salute del nostro territorio?

Mi aspettavo peggio. La biodiversità che abbiano nel nostro Paese è unica in Europa e questa si riflette anche nella cultura, nelle tradizioni italiane. Dal punto di vista naturalistico siamo 

La sensibilità ecologica e l'attenzione all'ambiente sono aumentate?

Negli ultimi anni sono cresciute molto. Se ne parla e l'attenzione è più alta che non qualche anno fa. Me ne accorgo in tutto, dalle notizie che sento al telegiornale al quotidiano.

Cosa c'è di nuovo in questa nuova edizione di "Melaverde"?

Negli ultimi anni la trasmissione ha un po' cambiato pelle. Una volta era molto incentrata sulla gastronomia mentre oggi la linea che stiamo seguendo è quella di dare sempre più spazio al territorio, alla gente e agli incontri.

Nella prima puntata ti vedremo in Valcanale per raccontare l'attività della pastorizia.

Io non lo sapevo ma la professione del pastore nomade c'è dai tempi antichi nel nostro paese e non solo. Questi pastori che portano il loro gregge dalla montagna al mare e viceversa fanno della loro professione quasi un vanto. Una professione che ti rende libero ma sono imprenditori veri. Vivono con il loro gregge notte e giorno ma fanno questa professione antica che andremo a raccontare. Ma c'è anche qualcosa di moderno. Staremo con il pastore durante la transumanza portando oltre duemila pecore.

Nelle prossime puntate cosa dobbiamo aspettarci invece?

Vari argomenti legati al territorio. Ho lo fortuna di avere qualcosa di naturalistico. In Friuli abbiamo visitato una forra (una gola - ndr) spettacolare in Carnia, poi racconteremo di parchi in centro Italia. 

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