L’attrice si svela a Verissimo: “Siamo il frutto delle nostre passioni e delle nostre cicatrici”
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“Sono sempre la bambina di Città di Castello; il bambino dentro di noi rimane sempre, anche da adulti, e ben venga, perché se muore niente è più possibile”. A dirlo è Monica Bellucci, intervistata da Silvia Toffanin per Verissimo.
L’attrice 53enne ha parlato della sua vita, della sua carriera, del rapporto con le figlie e con gli uomini. A cominciare dall’infanzia: “Il più bel regalo che mi hanno fatto i miei genitori è che mi hanno fatto sentire amata e libera”, ha raccontato, rivelando che se non fosse riuscita a fare l’attrice avrebbe voluto diventare o “ostetrica, perché far nascere i bambini è la cosa più bella”, o “prendere case distrutte e rifarle tutte”.
Insomma, lavori completamente diversi tra loro, ma tutti fortemente legati a una passione. E pensando alle sue figlie (Deva, di 13 anni, e Léonie, di 8, nate dal matrimonio con l’attore Vincent Cassel, da cui ha divorziato nel 2013) ha augurato loro “di avere delle passioni e di fare delle cose che riempiono l’esistenza”, consapevole che “quando si diventa adulte siamo il frutto delle nostre passioni e delle nostre cicatrici”.