© Ufficio stampa | Pier Silvio Berlusconi
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L'amministratore delegato di MediaForEurope parla dei suoi piani sul futuro della Tv e smentisce le voci su una sua possibile discesa in campo: "La politica è una cosa seria, non ci si improvvisa"
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Pier Silvio Berlusconi al Corriere della Sera parla dei suoi piani sul futuro della televisione in Italia e in Europa, con un nuovo progetto europeo (Les Echos celebra il lavoro di Berlusconi con MFE), e smentisce le voci su una sua possibile discesa in campo. Nell'intervista al quotidiano, l'amministratore delegato di MediaForEurope spiega come "la televisione generalista se fatta bene, mantenuta viva e moderna, si difende alla grande. E nel nostro caso continua a dare soddisfazioni" anche se "è tostissima. Ma con il giusto mix di esperienza e investimenti si può addirittura crescere". "Noi, in controtendenza, assumiamo. E assumiamo per metà under 30 e per il 50% donne. Abbiamo già iniziato lo scorso anno con 250 ingressi e intendiamo andare avanti per altri tre con un complessivo di mille nuove assunzioni".
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Pier Silvio Berlusconi riconosce che "avremmo potuto stringere la cinghia, 'fare economie', 'fare efficienza' come si dice in gergo aziendale e come fanno le grandi multinazionali. Invece abbiamo preferito puntare sullo sviluppo" e il saldo tra entrate e uscite, sottolinea, è "assolutamente positivo".
Sugli ascolti spiega che "la linea editoriale che stiamo seguendo ha un obiettivo a medio e lungo termine". Nel corso dell'intervista Berlusconi replica così a proposito di alcune scelte di palinsesto che non sembra stiano premiando l'emittente del biscione. "Gli ascolti? Al di là degli ascolti, che comunque sono positivi, vogliamo offrire al pubblico un prodotto più moderno, familiare e a 360 gradi, che parli a tutta la popolazione. E me lo lasci dire, ci stiamo riuscendo", osserva il manager.
Sul progetto di una tv al largo respiro europea l'amministratore delegato di Mfe, già Mediaset, afferma come il gruppo prevede di chiudere il 2023 con un utile "superiore ai 217 milioni di euro dell'anno precedente, senza considerare l'effetto contabile del consolidamento di ProsiebenSat1 (tv privata tedesca, ndr)". Positive le stime della raccolta pubblicitaria di in Italia e Spagna sul primo trimestre, con una crescita del +5% rispetto all'analogo periodo del 2023.
Sulla tv privata tedesca, controllata del gruppo Mfe (di cui detiene una quota vicino al 30%), Berlusconi dichiara come sia importante che "ProsiebenSat cambi rotta e torni a investire sulla televisione". Anche perché quest'anno perde 134 milioni. "Azzerando praticamente il contributo e mandando a casa 500 persone". "A oggi non abbiamo toccato palla. Ma il danno non è figlio di ciò che hanno fatto i manager di oggi, viene da lontano. Però devono capire che c'è un socio quasi al 30% che è del mestiere. Noi non abbiamo voglia di conquistare per conquistare, ma vogliamo aiutare a crescere", spiega.
La ricetta, dal suo punto di vista, è "tornare al core business. La prima mossa dovrebbe essere separare le attività di 'dating' e di 'e-commerce', valorizzandole. È la strada che ha seguito anche Vivendi per dare più valore ai singoli asset, giusto per fare un esem- pio". Allontana l'ipotesi di un'Opa: "Un'offerta pubblica di acquisto anche su dei business di cui sappiamo poco - si chiede retoricamente -? E che poco c'entrano con il nostro ambito d'attività?". Tuttavia Pier Silvio Berlusconi mostra un po' di fiducia sul futuro di ProsiebenSat: "Penso che inizino a capire che abbiamo esperienza e che vogliamo il bene di Prosieben. Il progetto di Mfe (MediaForEurope) per creare un grande broadcaster europeo non significa fare una tv italiana in Germania con prodotti congelati tipo quelli delle piattaforme, senz'anima. Ogni nazione deve farsi una tv adatta al proprio pubblico. Calda, locale, in diretta, prodotta al momento e consumata nell'immediato e in questo caso assolutamente tedesca". "Noi persino in Italia stiamo aumentando il prodotto italiano, lo stiamo facendo in Spagna - chiosa - Ed è quello che vorremmo si facesse e sarebbe giusto fare in Germania. Anche investendo di più e creando nuova occupazione".
Pier Silvio Berlusconi infine smentisce le voci di una sua possibile discesa in campo. "La politica è una cosa seria - sottolinea -, non ci si può improvvisare". "Certo, da cittadino e da imprenditore penso che il ruolo di Forza Italia nel portare avanti il pensiero di mio padre, liberale e moderato, sia fondamentale come parte di questo governo e per il futuro del nostro paese - aggiunge -. Ma io faccio l'editore e ora ho un progetto europeo da portare avanti".