IN PRIMA SERATA SU ITALIA 1

Pio e Amedeo: "Scorretti e cattivi tra gay e fashion blogger per abbattere gli stereotipi"

La coppia, che torna su Italia 1 in prima serata da lunedì 19 marzo con la terza edizione di "Emigratis", si racconta a Tgcom24

di Santo Pirrotta
16 Mar 2018 - 09:45
 © ufficio-stampa

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Sempre a scrocco, in giro per il mondo, Pio e Amedeo si rimettono in viaggio per la terza stagione con "Emigratis". Che debutta in prima serata su Italia 1 dal 19 marzo. Con una chiave nuova, prendere in giro con la solita irriverenza ed ironia per abbattere gli stereotipi. Cinque puntate in cui si affrontano temi come l'omosessualità e i social e in cui incontrano personaggi tanto lontani da loro come Bocelli. "Siamo scorretti e cattivi ma a fin di bene", ci confessano.

Cosa significa per voi la prima serata?
Può darsi che abbiamo lavorato bene... Significa che forse la televisione è pronta ad accogliere anche un nuovo linguaggio, non solo quello bacchettone, ma più vicino al web. Noi parliamo come quelli che vivono. La nostra è una tv che si avvicina all'uomo della strada vero. Emigratis è vero fino in fondo. Non è che la tv deve educare a tutti i costi, ma per chi sa leggere, soprattutto quest'anno, affrontiamo argomenti pesanti.

Un esempio?
Nella prima puntata parliamo di omosessualità. E immaginate come due come noi ne possiamo parlare. Incarniamo tutto quello che c'è di scorretto per denunciarlo. C'è una frase bellissima che chiude il servizio: "Sotto gli occhi di Dio siamo tutti unici". E li anche l'uomo della strada capisce che non c'è niente di sbagliato, che siamo tutti uguali. Ci spingiamo oltre, fino a sposarci...

Tutto nasce da una idea...
Sì, una follia. Che nel mondo gay ci sono i soldi. E per averne di più decidiamo di cavalcare l'onda. In modo cattivo, ma per abbattere gli stereotipi. Con la nostra solita ironia.

E non avete paura delle critiche della lobby gay?
Noi facciamo il verso a chi dice la solita frase 'ho tanti amici gay ai quali voglio un sacco di bene'. Affrontiamo il tema come farebbe una persona che vive al sud, ma nel corso della puntata ci educhiamo, incontriamo celebrità e psicologi che ci fanno capire che alla fine di diverso non c'è nulla. E se questo messaggio è arrivato a noi, significa che possono recepirlo tutti. Con le nostre maschere ridiamo e scherziamo ma facciamo anche pensare.

Quali sono le differenze che avete riscontrato nel mondo?
Abissali. Noi ci approcciamo sempre allo stesso modo. Il concetto è che gli italiani ovunque vanno alla fine si sanno tirare su le maniche, la spuntiamo sempre perché abbiamo una marcia in più rispetto agli altri. Che sia un laureato o uno di noi. La verità è che all'estero siamo visti bene, i nostri difetti diventano pregi.

Chi sono i vip che incontrate in questa edizione?
Uno su tutti: Bocelli. Siamo riusciti a fare incontrare mondi diversi. Immaginate un uomo come Bocelli, che vive in un contesto molto particolare, fa un tipo di musica molto particolare e si vede arrivare due che gli chiedono della pensione e dell'invalidità...

Chi vi manca nella lista?
Matteo Salvini.

Nella seconda puntata affronterete il tema dei fashion blogger...
Vogliamo diventare fashion blogger perché abbiamo capito che con i post su Intsgram si guadagna tanto. Così incontriamo Chiara Ferragni, Fedez, Gianluca Vacchi... Quest'ultimo lo obblighiamo anche a fare una donazione importante per dei bambini malati. Un atto nobile con una critica anche la tv del dolore perché gli diciamo 'una foto con i bambini malati perché pota un sacco di follower la dobbiamo fare'... Il concetto è fare del bene ma senza quel finto perbenismo.

Qual è il segreto del vostro successo?
Che diciamo sempre quello che pensiamo senza porci il problema della tv. Esageriamo, ma diciamo cose che tutti vorrebbero dire.

Lo sapete vero che farete un botto di ascolti?
Ci stiamo già grattando, non ti diciamo dove abbiamo la mano....

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