Quanto è labile il confine tra cafonate e lusso sfrenato?
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Panini da migliaia di euro, champagne usato per testare l’impermeabilità di un orologio da 50mila euro, banconote da 500euro letteralmente mandate in fumo e, ancora, soldi usati al posto delle tovaglie. Questi sono solo alcuni degli esempi che descrivono i luxury kids, i ragazzi che ostentano la loro ricchezza fino a disprezzarla. Nel salotto di Pomeriggio Cinque si discute di questo ma soprattutto del labile confine che c’è tra le cosiddette “cafonate” e il lusso sfrenato. Punto di parteza della discussione sono le accuse di Flavio Briatore che ha definito i pugliesi troppo provinciali e invadenti per ospitare i ricchi. Il quesito che ne nasce è quindi chiaro: gli italiani sono un popolo di coatti o di snob? Tra Serena Garitta, che va in un mercato romano a dispensare consigli di stile, e Raffaello Tonon, che cerca il prototipo di “sciura” nel quadrilatero milanese, a strappare gli applausi del salotto di Barbara D’Urso è la spontaneità verace di Floriana Secondi: “Quando uno brucia 500 euro è un deficiente non c’è nulla da invidiare”.