Dal 15 settembre in onda su Rete 4 il programma che approfondisce i casi di cronaca nera
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Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero sono pronti a tornare con "Quarto Grado", in onda in prima serata su Rete 4 a partire dal 15 settembre. Un matrimonio professionale perfetto tra i due giornalisti, che nella prossima edizione continueranno a commentare e approfondire i casi di cronaca più scottanti. "Cerchiamo di tenerci a giusta distanza, ma alcune storie entrano nel cuore", ammettono a "Tv Sorrisi e Canzoni"
Per Gianluigi Nuzzi si tratta dell'undicesimo anno a "Quarto Grado" e, edizione dopo edizione, l'affiatamento con la partner Alessandra Viero diventa sempre più intenso: "E' un matrimonio perfetto, fatto di grande professionismo, rispetto reciproco e anche indipendenza. Siamo rodati e affiatati: a volte ci capiamo con uno sguardo".
Tra i primi casi trattati le morti di Liliana "Lilli" Resinovich e di Saman Abbas, oltre alla scomparsa della piccola Kataleya Alvarez Chicclo. "ll caso di Kata, in particolare, grida giustizia: come può essere sparita senza che nessuno in quel palazzo abbia visto nulla? Perché si è tollerata per mesi quella 'zona franca' in cui avveniva di tutto? Kata non lo meritava. Anzi, non lo merita: voglio pensare che ci sia ancora speranza", afferma Viero.
Grazie all'esperienza, per Viero è facile individuare i dettagli sospetti di una testimonianza: "Di solito chi mente infarcisce il racconto di dettagli inutili, banali, di digressioni non richieste. Gli studiosi (il mio amico criminologo Massimo Picozzi, per esempio) la chiamano erotizzazione del dettaglio". Alcune storie, poi, entrano nel cuore dell'opinione pubblica per qualche motivo particolare: "Ci deve essere forte contraddittorietà tra gli elementi del caso. E' importante quanto i protagonisti in qualche modo ci assomiglino nella loro quotidianità: magari hanno genitori, fratelli, sorelle che ci ricordano i nostri. Poi conta il fatto che ci sia qualcosa di particolare che definisca l’identità dei protagonisti".
I due obiettivi principali in un caso di cronaca sono arrivare alla verità e alla giustizia. "Sono due risultati di uno stesso campionato.La giustizia è lo Scudetto. La verità, invece, è al secondo posto, perché a volte riesci a farla trionfare, ma comunque non arriverà giustizia per questioni che non dipendono da te", chiarisce Nuzzi. "Per fortuna è capitato spesso che i magistrati abbiano preso in considerazione inchieste mie o di 'Quarto grado' per promuovere indagini e arrivare a condanne. Quando leggi in una sentenza che il contributo di 'Quarto grado' è stato determinante, hai il piacere di vedere riconosciuto il lavoro dell'inviato".
Ampio spazio sarà inoltre dedicato agli episodi di femminicidio. "E' un’emergenza che non riguarda solo la cronaca: è un'emergenza anche culturale. Io sono favorevole a introdurre nella scuola l’educazione affettiva. Il rispetto per gli altri, per le donne, l'amore e non il possesso, vanno insegnati in famiglia e in aula", conclude Alessandra Viero.