CONFESSIONI DI UN EX NAUFRAGO

Il lato oscuro del pornodivo, Rocco Siffredi si racconta

L'attore a Venezia con un documentario autobiografico "Rocco"

31 Ago 2016 - 12:52

Il sesso come una droga, "tra incubi e ricadute" (l'ultima dopo l'Isola dei Famosi), la paura di "fare la fine di mio padre"... Rocco Siffredi si racconta e a Venezia porta un documentario, "Rocco", in cui si confessa, tra luci e ombre di una vita "in perenne conflitto con me stesso", come rivela a Vanity Fair.

Dalla prima volta in cui decise di smettere con il porno a quarant’anni (adesso ne ha 52, ndr): "Desideravo che i miei figli crescessero sapendo che il loro papà era stato un attore porno ma non lo era più. Ho ricominciato perché andavo a mignotte: donne, trans, vecchie. Mi sono capitate situazioni assurde, qualcuna che mi riconosceva, altre che mi dicevano: “Con un ca… del genere dovresti fare l’attore porno”... alle continue ricadute fino all'Isola dei Famosi, edizione 10, dove maturò la decisione di lasciare definitivamente il mondo della pornografia. Rocco Siffredi si racconta nella lunga intervista al magazine, preludio del documentario che sarà presentato a Venezia. "A L’Isola dei famosi, tutte le notti ho guardato in alto, il cielo. Fino ad allora i miei occhi avevano puntato sempre davanti. Mentre ero là ho detto: "Basta, smetto". Pensavo che quell’esperienza mi avesse purificato e, in un certo senso, è così. Ma è vero anche che ho avuto una ricaduta terribile. Questa volta non sono andato a cercare sesso in giro ma sono stato molto male. Avevo una voglia terribile di trasgredire, di tornare in quel mondo..."

L'attore hard più famoso al mondo parla però anche e soprattutto del suo rapporto con il padre: "Un uomo buono, gentile, ma inesistente. Non aveva nessuna ambizione a parte la fi.. Faceva il cantoniere e il suo capo lo rimproverava spesso perché s’infilava in ogni casa con la scusa del bicchiere d’acqua, del caffè, sperando di trovare una donna sola. Mia madre era gelosa e ne ha sofferto fino all’ultimo. È morta di cirrosi per un’epatite mai diagnosticata. Stava per entrare in coma e lui flirtava con la signora del letto vicino. È l’ultima immagine che ho di loro insieme". Un'infanzia trascorsa al cospetto di un padre con la "passione" per il sesso e di una madre per la quale ha sempre provato un amore smisurato. E la paura di fare la stessa fine del padre: "È morto cinque anni fa e, ancora oggi, mi auguro di non fare la stessa fine. Mia mamma se n’era andata da un giorno e lui era già alla ricerca di una donna. Andava a trovare le vedove dei suoi amici che ancora stavano piangendo il defunto. È vissuto da solo gli ultimi vent’anni. È morto solo". Un'eredità pesante da portare, difficile da ignorare.

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