Dopo lo scandalo scoppiato in Francia, il pornodivo si racconta al settimanale Grazia
Rocco Siffredi ha recitato in più di 1700 film porno, eppure il suo nudo continua a fare scandalo. Dopo la querelle in Francia quando l'allegato del quotidiano Le Monde ha usato come copertina una foto con il pene in bella vista, il pornodivo si racconta al settimanale Grazia: "Mi ero meravigliato che l'allegato di un quotidiano così illustre mi chiedesse di posare nudo e ho pensato: 'Il mondo è cambiato'. Mi sbagliavo: il pene è l'ultimo tabù".
"Pensavo che i francesi fossero più avanti di noi dal punto di vista dei costumi - prosegue - la verità è che solo il nudo femminile è sdoganato. Forse troppo". Rocco spiega la sua teoria in proposito: "L'organo maschile richiama l'idea del sesso e dell'animalità che è in ognuno di noi. Continua a imbarazzarci molto, ci mette a disagio, ma proprio per questo lo cerchiamo, lo desideriamo".
Ma è un tabù destinato a cadere? "Chissà, fra 30-40 anni. Ma non me lo auguro: quando il nudo maschile verrà dato per scontato, ne risentirà anche la sessualità. Il fallo diventerà solo l'appendice di un corpo, perdendo la sua carica erotica". E sulla reazione della sua famiglia confida: "Mia moglie Rosa ha sorriso. E' una donna libera, lo è sempre stata: se le piace un ragazzo, vorrebbe vederlo nudo, non si scandalizza certo per un organo maschile senza veli. I miei figli, invece, hanno criticato la mia forma fisica: 'Papà, la prossima volta elimina un po' la pancia'...".