Sarebbe deceduto per un mix di farmaci. A dare l'allarme la compagna che non riusciva a mettersi in contatto con lui
Il corpo senza vita dell'attore Paolo Calissano è stato trovato nella sua abitazione romana. Nato a Genova 54 anni fa e divenuto un volto celebre delle fiction negli anni Novanta-Duemila, Calissano sarebbe deceduto per un mix di farmaci. Nell'abitazione nel quartiere Monte Mario sono state ritrovate diverse confezioni di medicinali e psicofarmaci che l'attore assumeva, pare, per curare una forma di depressione di cui soffriva.
Si indaga per omicidio colposo - La Procura di Roma indaga sul caso per omicidio colposo e ha disposto l'autopsia. Al loro arrivo nella casa dell'attore, la sera del 30 dicembre, le forze dell'ordine e i soccorsi non hanno potuto far altro che prendere atto della morte dell'attore, avvenuta a quanto pare almeno due giorni prima. L'uomo era da solo e l'abitazione era in ordine. I carabinieri hanno trovato in casa diverse scatole di psicofarmaci, con i quali Calissano si curava.
Amici e colleghi: "Eri troppo fragile e sensibile" - Fragile, sensibile, tormentato: così lo ricordano gli amici sui social. Valeria Fabrizi scrive: "Non doveva succedere!!! E' stato allontanato dal nostro mondo artistico e la coscienza di molti dovrebbe riflettere: perché? Ho lavorato con lui e meritava stima, era un ragazzo educatissimo, buono e gentile. Ho cercato di aiutarlo perché ha scritto sceneggiature importanti ma evidentemente rimaste sulla scrivania di 'persone distratte'". E Stefania Orlando: "Ciao Paolo, eri una persona sensibile e fragile, troppo per un mondo così spietato". Ivana Spagna pubblica un video in cui cantano e suonano assieme e scrive: "Sei rimasto sempre nel mio cuore. Forse troppo sensibile per resistere in questo mondo". Il rimpianto dei fan invade il web e vari utenti chiedono al Gf Vip di avvertire Davide Silvestri, "recluso" nella Casa di Cinecittà, che a lungo ha condiviso con Calissano il set di "Vivere".
I guai giudiziari di Calissano Nel 2005 Calissano era stato al centro di una drammatica vicenda: nel suo appartamento, a causa di un'overdose di cocaina, morì infatti una donna, Ana Lucia Bandiera. L'attore fu arrestato e condannato a quattro anni con l'accusa di averle ceduto la droga. Dopo un percorso riabilitativo, Calissano finì nuovamente al centro della cronaca nel 2008: coinvolto in un incidente stradale fu infatti trovato positivo alla cocaina.
Chi era Paolo Calissano Rampollo di una famiglia di imprenditori, Calissano era nato a Genova il 18 febbraio 1967. Dopo gli studi a Boston e le prime esperienze nei fotoromanzi, aveva debuttato al cinema ("Palermo-Milano solo andata") e in tv, diventando noto al pubblico grazie a serie come "General Hospital", "La dottoressa Gio'", "Linda e il brigadiere" e soprattutto grazie alle soap italiane "Vivere", in cui interpretava il dottor Bruno De Carolis, e "Vento di ponente", in cui dava il volto al manager senza scrupoli Guido Mandelli.
Nel 2004 aveva partecipato alla seconda edizione de "L'Isola dei famosi", ma si era dovuto ritirare per un infortunio. Dopo i guai giudiziari, era tornato a recitare al Teatro Brancaccio di Roma nel musical "A un passo dal sogno", nel 2007. La sua ultima apparizione in tv nel 2018, nella fiction di Rai1 "Non dirlo al mio capo 2".