La figlia, ospite del programma "The Talk", parla della discussa autobiografia "Inside Out"
Con il memoir "Inside Out" Demi Moore ha sconvolto il pubblico, lanciando pesanti accuse alla madre e all'ex marito Ashton Kutcher. In sua difesa è intervenuta la figlia Rumer che, ospite nel programma televisivo "The Talk", ha dichiarato: "Sono orgogliosa della sua fragilità. Quello che rispetto di lei è che non è mai la vittima nella storie che racconta, si prende le sue responsabilità".
"E' la sua versione dei fatti, intendiamoci, ma lei è la prima a dirlo", ha precisato. "Ha avuto il coraggio di mostrare a tutti che puoi superare cose davvero difficili e dolorose, rinascere e assumerti le tue responsabilità. Sopravvivere a tutto ed essere più forte di prima". Nonostante il rapporto non sempre facile, Rumer ha comunque voluto essere al fianco della madre in questo momento.
Dopo il divorzio da Ashton Kutcher, nel 2013, la Moore è precipitata in una spirale distruttiva fatta di problemi mentali e dipendenze che hanno messo a rischio il rapporto con le tre figlie Rumer, Scout e Tallulah, avute dall'ex marito Bruce Willis. Da qualche tempo, però, l'attrice si sta prendendo cura di sè e l'autobiografia pare essere stata terapeutica per lei. "Ha un rapporto bellissimo con tutte le sue figlie", ha dichiarato una fonte vicina a Demi. "Sta cercando di rimettersi in sesto per loro, fa parte delle loro vite e loro la stanno supportando. Sono contente che abbia scritto l'autobiografia"