Junior Cally è finito sul banco di accusa per i testi, da molti giudicati sessisti e violenti
Polemica sempre più rovente su Sanremo 2020 e sul caso Junior Cally. Dopo la richiesta di espulsione dalla gara del rapper da parte del presidente della Rai Marcello Foa adesso interviene anche il presidente della Vigilanza sulla Rai, Alberto Barachini, che ha scritto una lettera ai vertici della tv pubblica: "Non é accettabile che vengano diffusi messaggi lesivi dei diritti e della dignità della persona, o inquadrabili nel fenomeno dell'hate speech...".
Junior Cally è finito sul banco di accusa per i testi, da molti giudicati sessisti e violenti, non del brano che porterà a Sanremo bensì di alcune canzoni del passato.
"Il servizio pubblico radiotelevisivo", ha scritto Barachini nella lettera ai vertici Rai: è tenuto in ogni occasione a veicolare la cultura del rispetto dei diritti e della dignità della persona, della legalità e del contrasto ad ogni forma di violenza. In particolare, il Contratto di servizio 2018-2022 pone tra gli obiettivi dell'offerta radiotelevisiva quello di 'superare gli stereotipi di genere, al fine di promuovere la parità e di rispettare l'immagine e la dignità della donna anche secondo il principio di non discriminazione".
E ha poi aggiunto: "Il Festival di Sanremo costituisce indubbiamente l'evento Rai più importante della stagione televisiva, sia in termini di ascolti che di risonanza mediatica. Non è pertanto accettabile che nel corso di tale evento vengano diffusi messaggi lesivi dei diritti e della dignità della persona, o inquadrabili nel fenomeno dell'hate speech. A seguito delle numerose segnalazioni ricevute di violazione dei suddetti principi, sarà mia cura vigilare con la massima attenzione, riservandomi di sottoporre alla commissione un'apposita iniziativa in merito".
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