Il conduttore e direttore artistico del Festival parla chiaro, intanto il presidente del Consiglio superiore della Sanità Franco Locatelli lancia l'appello: "Il Festival ci aiuti per la campagna vaccinale"
Amadeus © Italy Photo Press
Amadeus parla chiaro. Il conduttore e direttore artistico in un'intervista al "Corriere della Sera" dice una volta per tutte la sua sull'edizione di quest'anno del Festival di Sanremo, programmato dal 2 al 6 marzo. "Chiarisco una cosa: non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022". Intanto il presidente del Consiglio superiore della Sanità Franco Locatelli lancia l'appello: "Le regole valgono per tutti".
"Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar - prosegue - E poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo piu' o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso".
E infine precisa: "Io sono sempre stato chiaro o Sanremo si fa in sicurezza perché la salute viene al primo posto, oppure non si fa. Abbiamo l'esempio di Sanremo Giovani: è stato fatto in un teatro piccolo, con tanti cantanti e tecnici che si sono avvicendati sul palco. È andato tutto bene: non abbiamo avuto mezzo problema. Se il protocollo sanitario e' preciso le cose si possono fare. Con Sanremo Giovani la Rai lo ha dimostrato".
L'APPELLO DI LOCATELLI - "Le regole sono le stesse che valgono per qualsiasi evento pubblico e il festival di Sanremo non fa eccezioni. Faccio appello al mondo dello spettacolo perché ci aiuti nella campagna vaccinale, mi auguro che il festival di Sanremo sia un'opportunità di rimarcare quanto è importante aderire alla campagna vaccinale. Ne ho parlato anche con Francesco De Gregori che ha dato adesione entusiasta". E' l'appello lanciato dal presidente del Consiglio superiore della Sanità Franco Locatelli in occasione della conferenza stampa al ministero della salute sull'andamento epidemico.
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