Sanremo: snobbata la politica, i brani dei Big ora scoppiano d'amore
© ufficio-stampa | Frankie Hi-Nrg Mc
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Tgcom24 ha ascoltato le ventotto canzoni del Festival
Poca politica - tranne i Perturbazione e Frankie Hi-Nrg Mc - e tanto amore con un'autoanalisi a volte poetica (da Antonella Ruggiero a Cristiano De André). Questa la sintesi dei 28 brani dei 14 Big in gara al Festival di Sanremo, ascoltati in anteprima da Tgcom24. Tra le sorprese: Elisa ha scritto per Francesco Renga mentre Arisa presenta un brano firmato dall'ex fidanzato Giuseppe Anastasi (già autore dei successi "Sincerità" e "La Notte").
© ufficio-stampa | Frankie Hi-Nrg Mc
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Frankie Hi-Nrg Mc - "Pedala" dal ritmo rap con basso persistente, usa la metafora delle due ruote per fotografare la realtà di oggi (Scriviamo la nostra storia usando biciclette/ Inseguendo la memoria su strade molto strette). Voce sussurrata e sound più soft che in qualche modo si riallaccia per stile a ballad di Jovanotti per "Un uomo è vivo". Introspettivo e intimo (Un uomo nascendo conosce l'amore/ un uomo crescendo impara ad amare/ c'è un istante nel quale ogni uomo diventa sua madre).
Antonella Ruggiero - La voce potente e sempre cristallina al servizio di un lento dal sapor di tango, cesellato dall'armonica per la romantica "Quando balliamo" (Ci guardiamo complici tra la gente gli unici quando balliamo insieme io e te). Ariosa e più pop con la presenza dell'organo la seconda ballad "Da Lontano", in cui Antonella tocca vette liriche. E' il racconto di una donna che si racconta a cuore aperto: "Spettatrice attonita solitaria ma da lontano tutto è più nitido".
Ron - Ron racconta in "Un abbraccio unico" l'amore nato e trovato che vibra in un sentimento unico (Amare è poi un bisogno così naturale ma tante volte ci facciamo male). Inizio sommesso col pianoforte per poi esplodere con le percussioni. In "Sing in The rain" il suono si fa più ritmato per un brano pop fotografia ironica e malinconica (Conto i passi che abbiam fatto palazzi vuoti accanto sogni in affitto come te, come me).
Perturbazione - Non lasciatevi ingannare dal titolo di "Unica" perché sono tante le protagoniste della canzone: Erika, Angela, Monica, Arianna, Sara. Tutte conquiste d'amore. Brano leggero, divertente, radiofonico e godibilissimo all'ascolto con beat accattivante. Batteria e giro di chitarre e tocco d'archi per "L'Italia vista dal bar", j'accuse di fioretto nei confronti della politica che culmina con un invito alla reazione: "E se la gente s'incazza scenderemo in piazza".
Giusy Ferreri - Non è stato possibile ascoltare i brani "L'amore possiede il bene" e "Ti porto a cena con me" perché i cd non sono pervenuti in tempo a causa di un grave problema familiare per la cantante.
Riccardo Sinigallia - Brano cantautoriale dal sound anni 80 tra basso e venature di chitarre elettriche per "Prima di andare via" che racconta l'amore con figure retoriche eleganti: "Con l'inverno tra i piedi e le mani gelate con uno sciopero in testa ed in tasca l'estate con una riga sui sentimenti". Balzo agli anni 60 e allo stile Battisti per "Una rigenerazione". Brano d'amore che incita risolutivo: "Ma poi per la paura di conoscerci ti dico cosa voglio, dimmi tu".
Raphael Gualazzi & The Bloody Beetroots - Canzone sorprendentemente soul per "Tanto ci sei", una ballatona dedicata a una lei di cui non si può far a meno mai: "Sembri uguale a me se ripenso a te non ho più bocca e poi canto e torni". Sempre soul ma con innesti electro-dance per il brano altamente radiofonico "Liberi o no", co-firmata da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro. Finale con coro gospel, molto ad effetto.
Renzo Rubino - "Ora" è l'ammissione sincera dell'aver paura oggi (Paura di non essere il migliore, paura di non fare, paura di partire). Ritmo scanzonato con presenza di tastiera e batteria. Svolta intima e malinconica con dispiegamento di archi per la lunga e vibrante "Per sempre e poi basta" (Solo un'altra canzone poi cancellerò il tuo nome per sempre ed un'ultima volta ti porterò con me).
Arisa - Marcetta incessante per il bel brano d'impatto firmato da Cristina Donà "Lentamente (il primo che passa)". Una donna sola riflette sull'amore passato e su chi verrà dopo (Il primo che passa si porterà via il tuo ultimo abbraccio/ la nostra vita e così sia). La voce si spinge su note alte da registro lirico. "Controvento" si dispiega tra chitarre rock distorte. Un'autoanalisi in musica (Io non credo nei miracoli/ Meglio che ti liberi meglio che ti guardi dentro/Questa vita lascia lividi).
Cristiano De André - Voce profonda e sommessa con un semplice accompagnamento di chitarra acustica per "Invisibili", che narra - con la formula del tu colloquiale - la Genova di qualche anno fa con disincantata rassegnazione (Perché a Genova si moriva a vent'anni ma senza diventare mai, mai degli eroi). "Il cielo è vuoto" ha un ritmo in crescendo tra pianoforte e batteria per rallentare negli incisi. Una piccola poesia sull'introspezione: "Si stacca l'anima non fa più rumore puoi chiudere gli occhi ma è vietato morire e me ne frego di quale luce sei illuminata".
Francesco Sàrcina - "Nel tuo sorriso" è una ballata rock, una vera e propria dichiarazione d'amore: "Torna il sorriso sul mio volto ad ogni tuo respiro ed il mio cuore è quello di un guerriero che difende il mondo". Altra ballad rock è "In questa città" in cui chi ama cede le armi della lotta: "Non ho tempo per rincorrerti tra le tue folli ansie dovute alle mancanze".
Giuliano Palma - "Così lontano", brano a tutto rock firmato da Nina Zilli con un ritorno inatteso di fiamma (Non ti aspettavo Non ti volevo più/ Avevo già deciso dimenticarti). Anni 60 a tutto spiano per "Un bacio crudele".
Francesco Renga - Elisa ha regalato una piccola perla sull'amore al cantante, non solo spirituale con "Vivendo adesso" (E' un segreto tra di noi tu ed io in questa camera d'albergo a dirci che stiamo solo vivendo adesso). Ballatona pop "A un isolato da te", una fotografia di un uomo e una donna che si sfuggono, si ritrovano (Ammetti di essere capace di amare e non lasciarti amare perché non riesci a sopportare il peso delle mie parole).
Noemi - "Bagnati dal sole" si apre con atmosfere rarefatte per poi lasciare spazio alla batteria e al ritmo electro-pop, con riferimenti ai Depeche Mode. Anche questa è una canzone d'amore (Non c'è più pericolo ora che siamo qui anche questo ostacolo ora ha senso è così). "Un uomo è un albero" invece è una ballad molto british, una considerazione sull'uomo oggi: "Per me un uomo ha il coraggio di guardarsi in faccia per me un uomo è un'idea per me". Brani scritti da Noemi per una virata british che sorprenderà i fan.