Ospite a "Verissimo" l'imprenditore ricorda l'omicidio dello stilista a Miami: "Vidi Naomi Campbell e le altre modelle piangere e Valentino venne all'aeroporto per abbracciare me e Donatella".
Ospite per la prima volta a "Verissimo" l'imprenditore Santo Versace ricorda il fratello Gianni, il grande stilista fondatore dell'omonima maison di moda ucciso nel luglio 1997 davanti all'ingresso della sua villa di Miami, in Florida: "Ho sempre avuto straordinaria fiducia in lui e lui altrettanto in me. Creatività da un lato, senso degli affari nell'altro: eravamo come due facce della stessa medaglia", dice Santo ricordando la diversità di caratteri: "Lui era un eterno bambino, io un eterno serio".
Santo, Donatella e Gianni Versace, fratelli che partendo dalla loro Reggio Calabria hanno costruito un impero di stile conosciuto in tutto il mondo. Il sogno di Gianni fu spezzato nell'estate di 25 anni fa. "Il serial killer aveva girato l'America spargendo sangue e arrivò fino a Miami", racconta l'imprenditore. "Ero a Roma a preparare la sfilata a Trinità dei Monti quando successe. Vidi Naomi Campbell e le altre modelle piangere. La sfilata doveva tenersi il 16 luglio ma dopo la tragedia di Gianni, tutti, compreso Valentino, chiesero di rimandarla a settembre. Io e Donatella partimmo subito per Miami e ricordo che Valentino e Giancarlo Giammetti vennero all'aeroporto di Ciampino per abbracciarci".