In una recente intervista, l'attrice ha raccontato alcuni retroscena significativi della sua esperienza nella saga tv
Emilia Clarke è diventata famosa grazie al suo ruolo ne "Il Trono di Spade". In un'intervista al podcast americano "Armchair Expert", è tornata a parlare della serie tv, rivelando che inizialmente i produttori la costringevano a girare scene di nudo giocando sul suo senso di colpa, facendola sentire a disagio: "Oggi sono molto più saggia rispetto a quello che mi sta bene fare su un set e cosa no. Ma allora quando dicevo che volevo che il lenzuolo mi coprisse, la risposta era 'ma così deludi i fan della saga'".
La 32enne attrice americana ha raccontato di quella che è stata la sua prima grande esperienza sul set quando aveva solo 23 anni: "Ho accettato il lavoro, mi hanno mandato i copioni e, quando ho iniziato a leggerli, ho pensato: 'Oh, c'è un problema!'. Ma ero appena uscita dalla scuola d’arte drammatica e ho affrontato quel set con professionalità. Era un lavoro importante. Ero sicura che tutto sarebbe andato bene".
La star non ha nascosto di esserti trovata catapultata in una realtà che l'ha sopraffatta: "Ma poi mi sono davvero ritrovata su quel set nuda. Con tanta gente attorno. Senza sapere bene cosa stavo facendo. Cosa si aspettassero da me".
In quei momenti di sconforto sul set, Jason Momoa le è stato particolarmente vicina, supportandola, consigliandola e aiutandola a prendere consapevolezza dei suoi bisogni e diritti: "È stato tutto molto difficile. Per questo le scene con Jason per me erano meravigliose da girare. Perché lui mi diceva sempre: 'Tesoro, questo non va bene!'. E io allora lo capivo".
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