A "Stasera Italia" si accende il dibattito sulle frasi di Bassetti a "Quarta Repubblica": "Non tollero la parola farneticazione nei confronti di un mio ospite"
Duro scontro in tv tra il giornalista Nicola Porro e il professor Massimo Galli. Nel corso della puntata di "Stasera Italia Speciale" tra i due c'è stata un'accesissima discussione dopo l'intervento del giornalista:"Dei 3678 positivi di oggi, Galli ha il numero di quelli veramente malati? Ieri il professor Bassetti a "Quarta Repubblica" mi ha detto che il 94% sono o asintomatici o debolmente positivi”.
La reazione del direttore di malattie infettive del Sacco di Milano è immediata: “Si faccia un giro nel mio reparto e si renderebbe conto della situazione, non scherziamo. Non lasciamoci andare a farneticazioni, se i toni sono questi non vale la pena andare avanti. Signori, io mi tolgo l’auricolare. Non vale la pena, siamo di fronte a una presa di posizione di tipo politico”.
Porro a quel punto perde le staffe, spiazzando la conduttrice Barbara Palombelli: “No, non vado avanti io, non si preoccupi, ha tutto lo spazio che vuole. Io non ho insultato nessuno. La parola farneticazione non la posso tollerare nei confronti di un mio ospite”.
Ad andarsene alla fine è proprio Porro, che abbandona la sua postazione. Galli resta e chiarisce “La farneticazione non riguardava né Porro, né Bassetti, ma il negazionismo della gravità del problema”, precisa il professore. “Credo di avere una sovraesposizione insopportabile, se mi tocca addirittura andare a discutere in contesti di un certo tipo con questo tipo di attacchi ne faccio volentieri a meno,ma qualcuno dovrà prendersi la responsabilità nei confronti degli italiani di continuare a voler sottovalutare la gravità di una situazione per fare il comodo di un interesse, una categoria o una posizione politica”.
Poco dopo arriverà la replica di Bassetti, attraverso un comunicato: “Quando si arriva agli insulti tra colleghi accademici io faccio un passo indietro. Mi spiace che il professor Galli si adiri a sentire i dati che lo stesso ministero della Salute fornisce ogni giorno”.