Luce Caponegro ieri e oggi: da Selen alla nuova vita
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L’ex star del cinema hard, icona degli anni 90, si racconta in una intervista del podcast One More Time
Luce Caponegro con il nome d'arte Selen è stata una celebre attrice di film hard, icona degli anni 90 e vera erede di Moana. Intervistata da Luca Casadei nella nuova puntata del podcast One More Time di OnePodcast rivela per la prima volta: "A 18 anni ho tentato il suicidio, era davanti a una scelta troppo ‘bianco o nero’".
Luce Caponegro racconta: "Volevo essere libera di vivere la mia vita, non me lo permettevano, però era la mia famiglia. Amavo anche Fabio e non potevo fare niente, non potevo scegliere. Allora cercai di buttarmi sotto un camion, e lui prendendomi per i capelli riuscì a fermarmi". E spiega anche come si sentiva a quell'età: "A 18 anni, io volevo vedere la vita, e invece ero molto 'protetta' dalla mia famiglia di origine, vivevo nella bambagia… Non mi facevano vedere il tg perché qualcosa poteva essere sconvolgente, ma io sentivo che fuori c'era il mondo e io lo volevo vedere. Sentivo che c'erano cose che mi erano precluse, ma io le volevo vedere".
Nella lunga intervista. Selen racconta un periodo particolarmente difficile della sua vita, quando appena maggiorenne scappò di casa, divisa tra l'amore per la famiglia e quello per il fidanzato, ma anche per un desiderio innato di esplorazione che l'avrebbe portata poi a sfidare le convenzioni cercando nella trasgressione una forma di libertà: "La mia famiglia non accettava il nostro rapporto perché lui era figlio di un operaio di Lotta Continua e io ero 'la ragazza perbene', la figlia di Caponegro, il presidente di una multinazionale petrolifera. Io non volevo lasciarli perché eravamo molto legati, però al contempo ero molto innamorata di Fabio e volevo tanto vedere questo mondo 'fuori'".
L'ex attrice hard ha recentemente raccontato a "Le Iene" il suo cambiamento di vita e del proprio percorso di maturazione rispetto alla sua vita precedente. A proposito di famiglia e figli, spiega: "Mi piacerebbe dare un messaggio ai genitori, ascoltate i vostri figli, vanno ascoltati perché hanno una grande saggezza, sono ancora attaccati alla 'fonte'. Bisogna essere sempre pronti a parare i loro passi sbagliati, anche le loro cadute, ma bisogna lasciarli liberi, liberi di volare. Lo so che è una cosa difficile, sono genitore anche io di un ragazzo di 16 anni, ma bisogna sempre stare in ascolto, non bisogna dire: No questo non lo fai. Non funziona così, non funziona".
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