La conduttrice di “Selfie” sul settimanale Chi parla anche del “divorzio” tra Morgan e “Amici”
“In fatto di relazioni ci possiamo fare compagnia perché ne abbiamo passate tante”, confessa Simona Ventura a Belen (inviata di "Selfie", ndr) in una intervista reciproca che le due offrono sul settimanale Chi. “Ma, anche se la vita mi ha tolto qualcosa e la disperazione ha fatto parte di me, ho incontrato a 45 anni l’uomo della mia vita, Gerò, e penso che anche tu sia felice con Andrea”, aggiunge la conduttrice della seconda edizione di “Selfie” in onda a maggio su Canale 5.
E la Rodriguez scherza: “Ma noi siamo due camioniste travestite da femmine. Combattiamo, abbiamo una personalità forte, difficile da sopportare per gli uomini che ci stanno accanto, e ci prendiamo la colpa, ma abbiamo anche tanti pregi (...) alla fine il destino ti ripaga sempre. Noi siamo forti, ma siamo anche più fragili di tante altre persone. Vogliamo le coccole ma siamo insicure e facciamo i dittatori per ottenere l’effetto contrario. Solo che non tutti lo capiscono”.
La Ventura parla anche del “divorzio” fra Morgan e “Amici”, il programma di Maria De Filippi dove il cantante era coach della squadra dei bianchi (prima di essere sostituito da Emma). “Conosco bene Morgan, a 'X Factor' eravamo io, lui e Mara Maionchi. (...) So la fatica che ha fatto Maria con Morgan, lavoriamo nella stessa squadra, ha messo tutta se stessa e tutta la sua pazienza, ma lui è andato oltre. È il giudice di talent che ha vinto di più al mondo, ma deve capire che i tempi sono cambiati, i ragazzi di oggi non capiscono i mezzi di ieri. E, quando non ti seguono più, vuol dire che è mancato qualcosa”.
Anche Belen ha qualcosa da dire sulla tv e i talent. “Io penso che a volte, purtroppo, la tv non sia riuscita a educare, è un problema culturale. Spesso non sono d’accordo con gli applausi e i fischi senza senso del pubblico, devi metterti nei panni di chi è sul palco e fare due passi con le sue scarpe pesanti per capire che è facile applaudire il vincitore e linciare il nemico, ma non è da coraggiosi, è da ipocriti. Morgan, nello specifico, ha sbagliato nei toni, per me è un genio e lo sarà sempre, ma non sono d’accordo con certi suoi atteggiamenti e la macchina televisiva, purtroppo, porta a decisioni che sono inevitabili quando si supera il limite. Per me è un peccato, è una perdita, ma sono d’accordo con Maria”.
A proposito di provocazione, la Ventura ricorda: ”Deve avere dei limiti, noi in tv ci abbiamo giocato. Ricordo quando a 'Mai dire gol', nel 1994, feci uno spogliarello alla Demi Moore (...) quella cosa mi aveva portato una popolarità esagerata perché, fino ad allora, ero una giornalista sportiva (...) nella provocazione deve esserci ironia, leggerezza, perché un momento può essere trash da buttare nel cesso oppure cult, e il confine è sottile”.
E Belen aggiunge: “Fa parte della personalità, è una cosa che hai nel sangue. Io provoco quando vengo provocata: il caso della farfallina a Sanremo è nato perché continuavano a farmi scendere la scalinata cercando “l’incidente” e allora ho detto: 'Mi provocate? Adesso vi frego io'. Così nasce il cult!”.