Ospite di Chiambretti, la "tigre di Chivasso" torna sulle undici coltellate inferte al figlio
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“Noi eravamo persi, è stato lui a infonderci coraggio”. Così Simona Ventura racconta come il figlio, Niccolò Bettarini, ha affrontato l’aggressione del 2 luglio scorso in cui ha ricevuto undici coltellate. A #CR4 - La Repubblica delle Donne, Simona torna su quella terribile notte di paura: “È stato senza dubbio il giorno peggiore della mia vita”. Però da mamma aveva sentito qualcosa: “Non so spiegarlo, ma credo che quando muoia un figlio anche una parte della madre se ne va con lui. Lo percepisce. Io avevo questa sensazione che le cose non fossero gravi come mi venivano raccontate”.
Appena arrivata al Niguarda, la Ventura ha capito quanto fosse stato fortunato il figlio a sopravvivere: “Parlando coi dottori del reparto mi avevano detto che spesso arrivano pazienti che muoiono per una sola coltellata, lui ne aveva ricevute undici. In quel momento ho pensato: ‘Dio c’è’”.