A Verissimo la conduttrice racconta quella notte di paura e angoscia per il figlio
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Simona Ventura prova per la prima volta, nello studio di Silvia Toffanin, a ripercorre tutte le emozioni e le angosce provate durante la notte dell’aggressione a suo figlio Niccolò. “Stavo rientrando dalla Calabria e stavo andando a Torino, l’ho saputo alle 6 e un quarto dal mattino, una sua amica mi ha telefonato dal cellulare di Niccolò e mi ha detto in lacrime: ‘è stato accoltellato’. Mi si è gelato il sangue”. Simona una volta giunta a Roma è dovuta andare a Torino e solo da qui è riuscita a raggiungere Milano. Arrivata all'ospedale Niguarda ha parlato e abbracciato suo figlio: “Appena ho sentito la sua voce, ho capito che la situazione non era così grave come quando era appena arrivato”. Da lì in poi la vita della conduttrice non è più la stessa: “Vivo le emozioni in maniera diversa rispetto a prima, perchè mi sono resa conto che le cose importanti si possono perdere in un attimo. Siamo pronti a vivere una nuova vita, con nuovi colori”.