L'ex gieffino racconta della fine della sua relazione con la politica Stefania Pezzopane e guarda al futuro
La fine della storia tra Simone Coccia Colaiuta e Stefania Pezzopane fa ancora discutere. Dopo il racconto fatto a "Domenica In" dalla Pezzopane, è il momento di Coccia di raccontare la sua versione. "Abbiamo deciso insieme di separarci ma il tema l'ho posto io - racconta in una intervista al "Corriere della sera" -, tra i suoi impegni e i miei non ci vedevamo mai". E adesso cosa succede? "Lavoro nello spettacolo e faccio serate, siccome il fisico me lo permette probabilmente tornerò a fare gli spogliarelli".
Quella tra Simone Coccia e Stefania Pezzopane è stata una storia bellissima, capace di resistere alle critiche e, talvolta, alle derisioni di chi non la vedeva di buon occhio. Anche per questo la fine di questa relazione è stata un dolore per entrambi, anche se andare avanti era diventato impossibile. Coccia è rimasto male anche per il fatto che tutti sembrassero preoccuparsi solo del dolore della Pezzopane e non del suo, tanto da sfogarsi con un post su Facebook in cui ha scritto "tutti che si preoccupano della sofferenza e della dolcezza di Stefania, come se io avessi un cuore di pietra e i sentimenti congelati. Ma nessuno si è preoccupato di come sta Simone, per molti questo è irrilevante".
Se la storia tra Simone Coccia e Stefania Pezzopane è finita non è perché sia finito l'amore tra i due, tanto che la separazione è avvenuta consensualmente e nei termini più amichevoli. Ma semmai proprio perché amandosi era impossibile portare avanti un rapporto in cui non ci si vedeva più. "Io ero impegnato, lei super impegnata - racconta nell'intervista Simone -. Ma mentre io esco alle 8 e torno la sera alle 18,lei esce alle 7 e rientra anche a mezzanotte. Lo capisco, eh. Ma nel tempo la relazione si indebolisce. Erano settimane che ci si vedeva una volta, forse due, la sera per mezz’ora: non era sufficiente".
Simone Coccia sottolinea il fatto che la rottura abbia colpito anche lui, nonostante sia stato lui a porre il problema. "Tutti a dire povera Stefania, se dalla signora Venier ha mostrato lacrime di dolore vuol dire che qualcosa di buono l'ho fatta" sottolinea. Dopodiché guarda al futuro da uomo libero. "Siccome il fisico me lo permette, probabilmente tornerò a fare spogliarelli - dice -, per il resto lavoro nello spettacolo, faccio serate. E gestisco un mio museo sulla Grande Guerra: sono ricercatore autodidatta e divulgatore delle imprese di D'Annunzio".