Gf13, per i ragazzi Leopardi era uno "straniero suicida"
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Armando, Giuseppe e Francesca danno un'interpretazione personale dell'Infinito
Giacomo Leopardi straniero e suicida nell'eterno colle. La prova da superare nella Casa del "Grande Fratello 13" diventa davvero ardua. Perché nella grande biblioteca, Francesca e i fratelli papillon Giuseppe e Armando sono chiamati a interpretare l'Infinito, una delle liriche fondamentali dei Canti del poeta di Recanati. Il risultato sembra confezionato per uno sketch della Gialappa's.
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Il Grande Fratello ha deciso di far fare un po' di compiti ai ragazzi della Casa. Alle prese con i versi del poeta di Recanati e del suo "Sempre caro mi fu quest'ermo colle..." i tre ragazzi hanno tentato un'improbabile e divertentissima interpretazione del capolavoro leopardiano tanto da far venire alla mente Totò&Peppino. Prima "ermo" diventa eterno, poi per Francesca Leopardi "scriveva strano eh... uno straniero".
Per i ragazzi il significato della lirica è che il poeta si voleva "suicidare, si voleva buttare dal colle... perché guardava l'infinito e stava su una siepe". Insomma, conclude la napoletana era triste come Giovanni. Il Grande Fratello saprà accontentarsi dell'impegno dei ragazzi oppure gli farà fare un po' di ripetizioni?