NEL 2014

Suor Cristina: "Partecipai a 'The Voice' grazie a Papa Francesco"

La cantante, che oggi ha abbandonato il velo, ha voluto ricordare come la spinta riformatrice di Francesco su decisiva per la sua decisione di partecipare al talent

27 Apr 2025 - 15:49
 © IPA

© IPA

C'è qualcun altro che vuole ringraziare Papa Francesco, scomparso il 21 aprile. È Cristina Scuccia, che nel 2014, quando ancora portava il velo e si chiama Suor Cristina, partecipò alla seconda edizione di "The Voice of Italy" stupendo tutti e vincendo. "Ho partecipato a 'The Voice' grazie a Papa Francesco - racconta lei all'agenzia Adnkronos -. Sin dall'inizio del suo Pontificato, invitò tutti i consacrati, gli uomini e le donne dalla Chiesa a uscire dai conventi, ad aprire le porte per raggiungere le periferie del mondo. Dunque ci sentivamo chiamati in causa. E così, quando è arrivata la chiamata della redazione, l'ho percepita come un segno: far arrivare la parola di Dio dove di solito non c'è".

Suor Cristina, le immagini della vittoria a "The Voice"

1 di 7
© IPA
© IPA
© IPA

© IPA

© IPA

Oggi Cristina Scuccia ha cambiato vita. Abbandonata la vita religiosa, ha ricominciato da capo, cercando sempre un suo spazio nel mondo della musica con il singolo "La felicità è una direzione", mentre di recente si è cimentata nel ruolo di coach dei talent show "Io canto Generation", "Io canto Family" e "Io canto Senior" su Canale 5. Nel 2023 invece ha partecipato all'"Isola dei Famosi". Ora, nei giorni dell'addio a Papa Francesco, Cristina ha ripensato a quanto il Papa sia stato importante nel suo percorso. "Qualche giorno fa, riguardavo le foto dell'incontro con il Santo Padre - continua -, eravamo in tanti ma lui era lì ad ascoltare le storie di tutti. Ricordo di aver avuto la possibilità di regalargli il mio primo album e di avergli raccontato della mia decisione di partecipare al talent show per mandare un messaggio".

Cristina è stata sempre una grande ammiratrice di Papa Francesco, di cui ha ammirato la semplicità e l'aprirsi al mondo in modo diretto. "Quando è stato eletto ricordo che fu come una boccata d'ossigeno, non solo per me - dice -. Credo anche per la Chiesa. Perché in quel momento il mondo aveva bisogno di una figura come la sua, che ha sempre prediletto la misericordia. A colpirmi del Pontefice è stata la semplicità nei gesti e nel linguaggio. Si relazionava alle persone, ma anche nelle sue omelie, in modo diretto. La chiave vincente è stata proprio la sua autenticità".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri