Il cantautore si era emozionato nel rivivere uno dei momenti più difficili della sua vita, superato soprattutto grazie al sostegno dell'amico e collega Al Bano
Il mondo della musica è in lutto per la morte di Toto Cutugno. Il padre de "L'Italiano", nato il 7 luglio 1943 a Fosdinovo (in provincia di Massa-Carrara), si è spento all'età di 80 anni all'ospedale San Raffaele di Milano a seguito di una lunga malattia che era peggiorata negli ultimi mesi.
Proprio la sua salute era stata parte importante dell'intervista rilasciata a "Verissimo" nel 2019, in una delle sue ultime apparizioni televisive. "Mi dissero che avevo un tumore maligno alla prostata, salito fino ai reni", aveva spiegato a Silvia Toffanin. Quindi, manifestando una gran voglia di vivere, aveva proseguito: "Mi hanno tolto il rene destro ma ora sto bene, anche se ogni mese devo fare dei controlli. L'unico problema che ho è che non posso camminare tanto, perciò a ogni concerto ho il mio sgabello e canto con la chitarra o con il pianoforte".
"Io sono un miracolato - Aveva sentenziato durante l'intervista - Quindi me la godo perché ogni giorno è bello vivere, al massimo, con gli amori che incontri, senza fare del male a nessuno e senza ipocrisia".
Durante il racconto non era poi mancato l'omaggio all'amico e collega Al Bano, che lo aveva supportato durante il suo periodo più difficile: "Mi ha portato lui al San Raffaele, mi ha fatto conoscere persone importanti e mi ha salvato la vita".
E svelando alcuni aneddoti sul forte legame tra i due, aveva proseguito: "Al Bano è una delle persone più vere e oneste che abbia incontrato nella vita".