A vent'anni dal terremoto lunedì 31 ottobre in seconda serata arriva il doc inedito a cura di Andrea Broglia
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Era il 31 ottobre 2002. Alle 11.32, una violenta scossa di terremoto fa crollare il solaio di copertura di parte dell'edificio scolastico "Francesco Jovine", a San Giuliano di Puglia. Nella costruzione, che comprendeva scuola materna, elementare e media, rimangono intrappolati sotto le macerie 57 bambini, otto insegnanti e due bidelli: 27 bimbi e una maestra perdono la vita. Esattamente 20 anni dopo, la rete diretta da Sebastiano Lombardi ricorda il drammatico evento, con il documentario "Trauma - La tragedia di San Giuliano di Puglia", in onda in prima visione assoluta lunedì 31 ottobre, in seconda serata su Retequattro.
A cura di Andrea Broglia, per MNEO - Archivio Italiano della Memoria, "Trauma" fa la cronaca delle conseguenze del terremoto del 2002 nel comune molisano, per poi addentrarsi nel mondo oscuro delle ferite subite dall’intera comunità. Inizialmente la narrazione è più concitata, con immagini di repertorio in gran parte inedite, e poi più dilatata, per dare spazio alle vittime e a chi lotta per ridurre l’impatto degli shock patiti. Un lavoro meticoloso e paziente, grazie al quale molte persone che non avevano mai voluto parlare si sono aperte davanti alle telecamere.
Un lungo percorso completato in giro per l’Italia, anche nei luoghi dove sono andati a vivere la gran parte dei ragazzi sopravvissuti. Tra le voci raccolte, quelle dei genitori che hanno perso i figli; di alcuni dei ragazzi e di una delle maestre estratti vivi da sotto le macerie; dei vigili del fuoco e dei volontari che prestarono servizio; dei genitori e delle sorelle dei giovani sopravvissuti; dell’ex preside della "Francesco Jovine"; di un vigile urbano; di un prete; del presidente del Comitato vittime di San Giuliano; di un giornalista locale, che ha seguito l’intera vicenda fino ai giorni nostri; delle psicoterapeute intervenute a più riprese. Su tutte le voci, emerge il monito dei cittadini di San Giuliano: lo Stato, gli enti locali, investano nella sicurezza delle scuole, anche e soprattutto grazie alle risorse del PNRR.