La sitcom raccontava la storia di due fratelli di Harlem rimasti orfani e adottati dalla famiglia per cui lavorava la madre nell'Upper East Side
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Era il 1986, trentanni fa, quando andava in onda negli Stati Uniti l'ultima puntata di una delle serie cult della televisione, "Il mio amico Arnold". Tra "ritardi" di messa in onda e repliche, in Italia avremmo continuato a seguire le avventure dei due fratellini di Harlem, trapiantati nell'Upper East Side di Manhattan ancora per qualche tempo. Dopo il successo folgorante delle prime stagioni della sitcom, gli ascolti andarono a diminuire, soprattutto quando emerse la verità sul protagonista, Gary Coleman, l'attore che interpretava Arnold: ritenuto a lungo un bambino prodigio, si scoprì invece che era un adolescente affetto da una malattia ai reni che ne aveva di fatto bloccato la crescita.