La cantante a "Verissimo" racconta un episodio che ha segnato la sua infanzia: "Ho avuto anche una fase di mutismo selettivo"
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A "Verissimo" Valeria Rossi parla degli abusi subiti nel corso della sua infanzia. Nella puntata di sabato 28 dicembre, la cantante celebre per la hit degli anni 2000 "Tre parole", ha raccontato dell'episodio che le ha segnato la vita. "Ho avuto tante vite, tante rinascite - ha detto a Silvia Toffanin -. La mia famiglia è esule dalla Libia, già questo ha reso le cose molto complicate. I miei genitori erano molto concentrati sulla sopravvivenza ed è stata una cosa che mi ha messo a rischio".
Rossi ha poi parlato di come abbia rimosso a lungo quest'episodio, avvenuto quando era ancora una bambina, prima di parlarne per la prima volta nel suo libro "Come un cane bianco": "Questi episodi sono iniziati quando avevo 10 anni - ha spiegato -, ho avuto anche un fenomeno di mutismo selettivo che è durato un anno e mezzo. I traumi possono lasciare tanti effetti, lo stress post traumatico può avere molti sintomi e provocare anche la disorganizzazione o la dispersività". Secondo quanto raccontato dalla cantante, nessuno a casa sua si era accorta di quanto accaduto: "Nessuno mi ha capita, forse perché non c'erano gli strumenti e la serenità perché erano concentrati su altro - ha aggiunto -. Ho realizzato questa cosa quando ho avuto modo di esternarla e raccontarla agli altri, il fatto di avere qualcuno con cui confidarti". Anche a distanza di anni, però, le cose non sono cambiate. Nel suo libro, infatti, Rossi scrive che il padre le avrebbe detto di tacere su quegli episodi e "non rovinare una famiglia": "Faceva parte di una certa generazione questo comportamento un po' omertoso - ha detto -, paradossalmente l'apparenza contava di più di quello che succedeva dentro".
Ad aiutarla, in qualche modo, è stata una sua amica al liceo, Sally: "Anche lei aveva una storia famigliare di un altro tipo però comunque non lineare, mi sono confidata con lei - ha raccontato -. Parlando con lei, ho capito che era una cosa grave, dalla sua reazione. Quello ha segnato un inizio di rinascita: sono cicatrici che ti porti nell'anima e ci metti una vita a rimarginarle. Traumi così ti levano un po' la fiducia nella vita".