Vittorio Brumotti aggredito: preso a pugni in faccia nel Savonese
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L'inviato di "Striscia la notizia" e suo padre sono stati malmenati mentre cercavano di sedare un diverbio tra due gruppi di automobilisti
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Notte da dimenticare per Vittorio Brumotti, l'inviato di "Striscia la notizia" e campione di bike trial. Martedì sera Brumotti è stato aggredito insieme al padre in un tratto di provinciale tnel Savonese. Si trovava in bicicletta insieme al padre quando con un gruppo di automobilisti sarebbe nato un diverbio poi sfociato in rissa. Brumotti e il padre sono stati presi a pugni. Ricoverati in ospedale con codice giallo sono stati poi medicati.
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La discussione è nata tra un gruppo di amici di Brumotti, che lo seguiva in auto, e i componenti di un'altra macchina, tutti albanesi. Mentre percorrevano il tratto di Provinciale tra Toirano e Bardineto, è nato un diverbio dovuto forse alla bassa velocità con la quale padre e figlio procedevano. Dalle parole grosse alle mani il passo è stato rapido.
Brumotti e il padre hanno tentato di intervenire per calmare gli animi ma l'unico risultato ottenuto è stato quello di ricevere una serie di pugni in faccia. Sono soccorsi con l'automedica e i militi della Croce Bianca di Borghetto Santo Spirito arrivati con due ambulanze e poi trasportati all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure.
A quanto pare qualche testimone sarebbe riuscito a fotografare o ad annotarsi i numeri di targa e il modello dell'auto degli assalitori che sono fuggiti poco dopo la scazzottata. Sull'episodio indagano i carabinieri.
"Sto bene, non odiate gli stranieri!" - Brumotti ha voluto tranquillizzare tutti in mattinata postando due interventi su Twitter. In uno mostra la sua foto con l'occhio tumefatto. In entrambi cerca di rassicurare sulle sue condizioni di salute e invita la gente a non odiare gli stranieri. "Sono cose che capitano".
Denunciate 7 persone - Sono sette le persone denunciate alla Procura per rissa, e tra queste lo stesso Vittorio Brumotti e il padre Claudio. A finire nei guai anche un loro amico e accompagnatore, il 24enne finalese residente ad Albenga, pure lui medicato all'ospedale, e un suo amico, quindi tre albanesi residenti a Toirano. Fondamentale un filmato amatoriale registrato durante la zuffa che ha consentito ai carabinieri di ricostruire l'episodio. Le testimonianze raccolte dai militari confermerebbero che tutti i coinvolti hanno avuto "parte attiva nella colluttazione". I tre, albanesi, non sono fuggiti, ma si sono recati nella caserma dei carabinieri di Borghetto accompagnati dal loro avvocato e qui hanno fornito la loro versione dei fatti, che è stata confrontata con quella del gruppo di Brumotti e dell'autore del filmato, sentito come persona informata dei fatti.