CON UNO STUDIO TUTTO NUOVO

"X-Style" riparte con Giorgia Venturini tra moda, tendenze e gli eventi più esclusivi

La nuova edizione in onda da mercoledì 11 settembre in seconda serata su Canale 5

10 Set 2024 - 14:23
 © Ufficio Stampa Mediaset

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Mercoledì 11 settembre, dallo Studio 4 di Cologno Monzese, al via la nuova edizione di "X-Style", il magazine settimanale della seconda serata di Canale 5 dedicato a moda, costume, tendenze e personaggi dello stile. Conduce Giorgia Venturini. Tra le novità di questa edizione ci sarà lo studio, che presenta una scenografia completamente rinnovata con forme eleganti e geometriche, in un mix tra reale e virtuale. In scena anche una grande "X", in un nuovo e sorprendente materiale.

Uno studio tutto nuovo

 Tra le novità di questa edizione ci sarà lo studio, che presenta una scenografia completamente rinnovata con forme eleganti e geometriche, in un mix tra reale e virtuale. In scena anche una grande "X", in un nuovo e sorprendente materiale. "X-Style" proporrà, come sempre, un ampio e attento sguardo sugli eventi più esclusivi in Italia e nel mondo. Al centro del primo appuntamento, infatti, ci sarà Venezia, tra cultura, moda e la Mostra del Cinema.

Gli argomenti trattati

 Mai così glam. Venezia quest’anno stupisce, ma le mises delle tante star sono frutto di un girotondo di poltrone e di direttori creativi che ha riguardato il mondo della moda. Il risultato è ciò che viene raccontato dal red carpet. Biennale d’Arte 2024: si intitola "Stranieri ovunque - Foreigners Everywhere" e il curatore Adriano Pedrosa è il primo latino americano a firmare l’esposizione. Un circuito di riapertura al mondo e alle sue pluralità. Dall’artista nativo americano Jeffrey Gibson al padiglione francese dedicato al mondo creolo e caraibico, fino a quello del Regno Unito che, con una serie di video installazioni, ripercorre i temi di postcolonialismo, ecologia e politica dell’estetica. Dalla cantante Kaze al designer Brioschi, fino allo scrittore Saif Ur Rehman Raja: un viaggio tra i creativi che raccontano le loro origini attraverso l’arte. Stranieri o estranei, nel mondo o dentro sé stessi. Una condizione a volte fragile, a volte ricca di potenzialità. Tra debutti, nuove generazioni e dive di sempre, ha ancora senso parlare di divismo? Dopo la scomparsa di Alain Delon, cosa rimane del divo? Sono George Clooney e Brad Pitt gli eredi? Intervista al direttore della mostra Alberto Barberi.

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