Ospiti della terza tavola rotonda Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito; Ilario Losito, direttore didattico Italia di CEPU e Grandi Scuole; Davide Cassani, presidente APT Servizi Emilia-Romagna; Francesco Giondi, amministratore delegato Club del Sole, e Luigi Cappai, responsabile commerciale Infortunistica Tossani.
Nella terza e ultima tavola rotonda della tappa a Bologna di "Tgcom24Tour", il direttore Paolo Liguori ha intervistato Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito, e Dario Donato ha poi continuato il dialogo con Ilario Losito, direttore didattico Italia di CEPU e Grandi Scuole; Davide Cassani, presidente APT Servizi Emilia-Romagna; Francesco Giondi, amministratore delegato Club del Sole, e Luigi Cappai, responsabile commerciale Infortunistica Tossani. Il dibattito è partito dai temi turismo, istruzione e innovazione.
Losito ha parlato di formazione, affermando: "Deve essere un pilastro per un Paese evoluto e industrializzato come il nostro, ci dobbiamo tenere tanto. Noi lavoriamo da più di 30 anni sul tutoraggio. La peculiarità e il punto di forza del nostro modello didattico è proprio la personalizzazione del servizio. Al centro del progetto abbiamo lo studente e, logicamente, il suo tutor. Tutor che lavora sui bisogni formativi del singolo perché ogni persona ha bisogni formativi differenti".
"I ragazzi di oggi sono spesso demotivati e disinteressati rispetto allo studio, ed è un peccato. La chiave è la motivazione. Grandi Scuole lavora, per esempio, sui giovani che perdono gli anni alla scuola statale e vengono da noi per recuperarli. Il primo passo che bisogna fare in questi casi è motivarli. Il tutor deve lavorare anche e soprattutto su questo. Il tema della digitalizzazione è fondamentale per portare i giovani a interessarsi di qualcosa. I ragazzi vivono con smartphone e tablet in mano e noi li portiamo all'utilizzo consapevole di questi strumenti. Abbiamo, infatti, introdotto il concetto della didattica 2.0, dove l'utilizzo di determinati strumenti diventa un mezzo per avvicinare gli studenti allo studio", ha aggiunto il direttore didattico Italia di CEPU e Grandi Scuole.
Si è poi affrontato il tema del turismo con Cassani e Giondi, partendo dalle conseguenze dell’alluvione di maggio sul settore. "Abbiamo vissuto momenti drammatici per la perdita di vite umane e per una regione che si è trovata in ginocchio in 48 ore. La stagione turistica era partita molto bene, poi abbiamo avuto due mesi di arresto totale; la situazione sembrava veramente compromessa. Invece, siamo riusciti a rimboccarci le maniche e a risollevarci. Parlando di numeri, siamo riusciti addirittura a fare meglio rispetto all'anno scorso: +2%. Per il periodo gennaio-settembre parliamo di 35 milioni di presenze. Noi stiamo puntando molto sugli eventi, anche sportivi, e settembre ci ha veramente favorito in questo: la MotoGP, l'Ironman, la Coppa Davis a Bologna, l'Italian Bike Festival. La gente ha bisogno di essere motivata e può essere spinta ad arrivare, in questo caso, in Emilia Romagna grazie a dei grandi eventi, attraverso i quali conosce anche il territorio. Ed è per questo che, l'anno prossimo, ospiteremo il Tour de France in Emilia-Romagna", ha dichiarato Cassani.
"L'avvio della stagione è stato veramente molto positivo - ha confermato Giondi -. I mesi di gennaio, febbraio, marzo segnavano prenotazioni record sull'estate. Ci si aspettava una super stagione estiva. Invece, ci sono stati eventi naturali inaspettati che hanno portato a un cambiamento radicale delle esigenze del cliente, anche per la disinformazione che è stata fatta soprattutto a livello estero, e questo ha portato a uno stop improvviso delle prenotazioni e a cancellazioni. C'è stato un momento in cui non si sapeva cosa sarebbe successo perché non si sapeva che effetto avrebbe avuto l'alluvione, si parlava di mari non completamente balneabili. Questo ha creato panico generale in tutta la riviera. Invece, siamo riusciti a ribaltare la situazione, facendo una buona stagione da luglio ad agosto e un ottimo settembre".
"Noi ci occupiamo di risarcimento danni in ambito di responsabilità civile e quando capitano questi disastri siamo inondati di richieste: le persone ci chiedono come possono risolvere i problemi, dai lutti ai danni che hanno subito le loro aziende. In questi casi, è difficile ottenere un risarcimento perché nei disastri ambientali mancano sempre le coperture assicurative. Il cambiamento climatico ci sta esponendo a rischi notevoli, le compagnie di assicurazione si guardano bene dal fare coperture per queste ragioni, quindi le persone si trovano totalmente isolate. Le responsabilità in questi casi possono essere tante: dall'abuso edilizio alla mancanza della cura del territorio. Quando seguiamo questi casi, noi ci affianchiamo all'attività della procura con gli accertamenti di carattere tecnico", ha spiegato Cappai.
"Sarebbe un grande passo se ci fosse, anche a livello scolastico, la preparazione ai piani di sicurezza affinché tutti possano essere informati su quali sono le conseguenze di certi eventi. Soprattutto per quanto riguarda gli incidenti stradali, ambito nel quale noi lavoriamo tantissimo, ci rendiamo conto che i ragazzi non conoscono nulla", ha concluso il responsabile commerciale di Infortunistica Tossani.