Ospiti dell'appuntamento: Alessandra Priante, presidente di ENIT; Corrado Peraboni, ad di Italian Exhibition Group; Francesco Giondi, ceo di Club del Sole; Davide Cassani, presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna; Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia
La terza tavola rotonda di "Tgcom24Tour" si è concentrata sul turismo. Lo ha fatto con l'aiuto degli ospiti Alessandra Priante, presidente di ENIT; Corrado Peraboni, ad di Italian Exhibition Group; Francesco Giondi, ceo di Club del Sole; Davide Cassani, presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna; Simone Fornasari, presidente di Visit Emilia.
"Quando finisce la stagione balneare tradizionale, noi apriamo una seconda stagione turistica. Ogni anno, a Rimini, per le manifestazioni fieristiche, arrivano persone da 146 Paesi nel mondo. Questa è un esempio di sfida vinta per la destagionalizzazione di una destinazione turistica. Nel 2000, ultimo anno di funzione del vecchio quartiere fieristico, le presenze da gennaio a maggio erano circa un milione e 50mila, oggi sono 350mila in più. Questa è la prova tangibile che per il turismo sviluppare una capacità fieristico-congressuale è una chiave vincente", ha dichiarato Peraboni.
"Gli eventi per noi sono molto importanti, danno la possibilità di destagionalizzare. L'Emilia-Romagna è una regione che può annoverare tra i tanti appuntamenti eventi come la Formula 1, la MotoGP. Gli eventi, a parte il discorso legato alla comunicazione e quindi al fatto di farci conoscere in tutto il mondo, hanno una valenza molto importante proprio sulle presenze dei turisti", ha affermato Cassani.
"Visit Emilia raggruppa i territori di Parma, Piacenza e Reggio, una vasta area che rappresenta una grandissima varietà di prodotti. L'Emilia-Romagna vanta il numero di prodotti Dop e Igp più alto in Italia. Questo è un elemento attrattivo insieme a tutti gli altri prodotti che possiamo offrire: dalle città d'arte ai borghi fino ai castelli e all'Alto Appennino. Oggi il turismo lento ed esperienziale è sempre più richiesto dagli utenti, anche da quelli che arrivano dai Paesi esteri", ha detto Fornasari.
"Il cliente vuole sempre più vivere la vacanza come un modo per portarsi dietro una esperienza importante, che sia legata allo sport o all'enogastronomia. Noi, come gruppo, quest'anno abbiamo superato i tre milioni e mezzo di presenze e siamo cresciuti di circa il 10% proprio perché abbiamo investito fortemente su questo trend", ha spiegato Giondi.
"Notoriamente, siamo sempre stati un Paese che aveva un 51% di presenze italiane e un 49% di turisti stranieri. Ora è esattamente il contrario. Secondo me, il nostro obiettivo deve essere quello di far sì che gli italiani a tornino in vacanza in Italia. Perché lo straniero è una meravigliosa fonte, ma è suscettibile di andamenti, quindi dobbiamo cercare di mantenere il nostro core business e probabilmente rivedere alcune delle politiche di prezzo e di attrazione che sono state fatte nei mesi passati", ha concluso Priante.