terza tavola

"Tgcom24Tour" Calabria, De Masi: "Riprendiamoci l'orgoglio di essere calabresi"

Tra i partecipanti: l'imprenditore Antonino De Masi, Stefano Caccavari, Ceo e Fondatore Mulinum San Floro, e Sebastiano Caffo, Ceo Distilleria F.lli Caffo

23 Ott 2024 - 17:41

La terza tavola "Dal locale al globale, eccellenze a confronto" chiude la tappa calabrese di "Tgcom24Tour". Il giornalista Dario Donato ha intervistato l'imprenditore Antonino De Masi, Stefano Caccavari, Ceo e Fondatore Mulinum San Floro, e Sebastiano Caffo, Ceo Distilleria F.lli Caffo

Tre storie di successo raccontate dagli stessi protagonisti nel corso della terza e ultima tavola della diciassettesima tappa di "Tgcom24Tour". Inizia Sebastiano Caffo, Ceo dell'omonima distilleria: "La nostra - spiega - è una storia iniziata 110 anni fa. Produciamo l'amaro del Capo, un'eccellenza non solo in Italia. Dagli anni novanta con la creazione di un grande stabilimento, quel prodotto venduto inizialmente solo ai calabresi è diventato l'amaro di tutti. Da Trapani a Trento. L'amaro del capo è presente al 99% sul territorio nazionale, è leader nel settore degli amari. Non avevamo soldi all'inizio, ma con programmazione e fiducia siamo riusciti a ottenere grandi risultati".

Prosegue Stefano Caccavari, che svela il segreto del successo che c'è dietro al Mulinum San Floro. "Ho voluto costruire un'impresa agricola diversa attraverso una comunicazione mirata. Su Facebook ho raccontato il mio progetto, ovvero fare il pane come si faceva una volta. Così è nato tutto". Una storia di successo culminata con l’onorificenza conferita recentemente dal Presidente della Repubblica.

Chiude la toccante testimonianza dell'imprenditore Antonino De Masi, insidiato in maniera concreta dalla malavita. "Abbiamo normalizzato - racconta De Masi - una narrazione negativa. I mali di questa terra non vanno nascosti, vanno denunciati. A causa del nostro lassismo abbiamo lasciato la nostra terra in mano ai pochi barbari criminali. Ai ragazzi dico: riappropriatevi del vostro futuro, dell'orgoglio e della dignità di essere calabresi".

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