Il dibattito con il presidente della Regione Toscana, il sindaco di Firenze e il rettore dell'Università degli Studi di Siena
Nel primo appuntamento della tappa a Firenze di "Tgcom24Tour", il direttore Paolo Liguori ha intervistato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana; Dario Nardella, sindaco di Firenze; Roberto Di Pietra, rettore dell'Università degli Studi di Siena. Il dibattito è partito della tema "Governo, formazione e territorio".
La ripresa di Firenze dopo il Covid - "Il turismo è uno degli elementi di ripresa economica della città, ma non è l'unico. Numeri importanti si registrano anche nel settore della manifattura - Firenze ospita il più grande distretto della moda d'Europa -; la farmaceutica si è ripresa bene così come il settore dell'industria tecnologica, di cui la città rappresenta un'eccellenza. Quindi possiamo dire che se non fosse per l'inflazione e per la crisi energetica, avremmo potuto registrare un aumento del Pil decisamente superiore alla media, anche perché abbiamo chiuso il primo trimestre di quest'anno con dati straordinari. Però, la ripresa regge ancora e speriamo che si trovino presto soluzioni sulla questione delle bollette e dell'inflazione perché città come Firenze possono dare un contributo all'economia di tutto il Paese", spiega il sindaco Nardella.
Lavoro e formazione in Toscana - Sulla questione lavoro e formazione, Giani dice che: "In questi giorni, abbiamo accolto il grido d'allarme delle realtà del settore della moda, le quali hanno bisogno di 2.500 operai specializzati. L'idea non è solo quella di individuare i non occupati ma anche di formarli affinché si specializzino. Dobbiamo focalizzarci su dove c'è domanda di lavoro e preparare i giovani affinché questa domanda si possa raccogliere".
Di Pietra: "Il futuro sta nella formazione" - "Il futuro sta nella formazione - sottolinea Di Pietra -. Un Paese come il nostro deve investire nella formazione. Se avessimo affrontato dieci anni fa la formazione nel campo dell'energia, ora avremmo meno problemi a risolvere il tema della carenza e dell'autosufficienza energetica. In questo momento, però, sta succedendo qualcosa di particolarmente inusuale per il sistema universitario perché mai come adesso sta ricevendo risorse per la ricerca grazie al Pnrr. Avremo quindi fondi che ci permetteranno di poter affrontare i problemi che dovremo fronteggiare nei prossimi anni". Inoltre, aggiunge il rettore, "le famiglie stanno avendo enormi difficoltà per pagare gli studi ai figli, non dobbiamo consentire che l'istruzione universitaria non sia per tutti".