Dario Donato ne ha parlato con Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy; Simone Putignano, CFO e cofondatore di Recrowd; Dino Passeri, direttore generale di Distretti Ecologici; prof. Torello Lotti, ordinario di Dermatologia Università degli Studi Unimarconi
Il digitale riveste un ruolo importante per le imprese che hanno partecipato alla seconda tavola rotonda della tappa a Milano di "Tgcom24Tour". Dario Donato ne ha parlato con Valentino Valentini, viceministro delle Imprese e del Made in Italy; Simone Putignano, CFO e cofondatore di Recrowd; Dino Passeri, direttore generale di Distretti Ecologici; prof. Torello Lotti, ordinario di Dermatologia Università degli Studi Unimarconi.
"Noi di Recrowd ci posizioniamo all'interno di un settore che negli ultimi anni è molto in voga: quello del fintech, quindi uniamo finanza tradizionale con una piattaforma innovativa e tecnologica. Abbiamo cercato di associare queste due cose attraverso un crowdfunding di tipo lending che si va ad aggregare a un segmento molto tradizionale in Italia che è quello del real estate. La base è una piattaforma tecnologica, l'attività è completamente digitale e Recrowd si occupa di mettere in contatto imprese del settore immobiliare e investitori. È una democratizzazione dell'investimento immobiliare", spiega Putignano.
"Il presente e il futuro hanno due condizioni: ibridizzazione e contaminazione, altrimenti l'università digitale diventa un fallimento. Con ibridizzazione intendo che nel momento in cui si insegna bisogna farlo tenendo conto delle due grandi sfide di oggi: l'intelligenza artificiale e la digitalizzazione. Se una università telematica insegna secondo elementi classici della telematicità ha fatto il suo tempo. I nuovi modelli sono di contaminazione, in cui apprende immediatamente la modalità di digitalizzazione e si entra subito nel mondo del metaverso - dichiara Lotti -. Senza ibridizzazione non si riesce a impostare niente di nuovo. Gli studenti chiedono di essere al passo coi tempi e farlo in un momento in cui i tempi viaggiano alla velocità dell'intelligenza artificiale è difficile. Vogliono essere inseriti nel mondo del lavoro con delle aspettative precise che ricalcano le loro aspirazioni e attitudini".
"Come Distretti Ecologici cerchiamo di ridisegnare delle cose che sono sempre state date per scontate. Ad esempio, il concetto di abitare è stato rivoluzionato dal post pandemia. Questo vuol dire che possiamo ragionare su dei luoghi diversi dove abitare. Noi per esempio stiamo studiando delle alternative alla città non allontanandoci dalla città che ci permettono di sfruttare al massimo le opportunità che ci danno tecnologia e innovazione. Creare degli ecosistemi di vita differenti. Con spazi comuni, energia comune, zero impatto, energeticamente indipendenti, con tanta tecnologia. Oggi, nell'ambito dell'edilizia, con tecnologia e sperimentazione si può fare tanto. Un esempio: l'intelligenza artificiale abbinata alla gestione della casa per gestire consumi e abitudini", afferma Passeri.
"Non si può frenare ciò che sta accadendo. L'intelligenza artificiale è un qualcosa col quale già stiamo vivendo, dovremmo imparare a usarla", conclude Valentini.