La tappa

"Tgcom24Tour" a Milano, impatto, innovazione e digitale: imprese alla sfida della transizione

Ospiti: Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica; Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati; Alessandro Grandinetti, Partner PwC Italia; Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance Facile.it; Massimo Di Tore, Corporate and product communication & Marketing Manager DR Automobiles; Gianluca Di Pietro, ceo Hisense Italia, e Lucia Silva, Group Chief Sustainability Officer Assicurazioni Generali

06 Apr 2024 - 16:36

La seconda tavola rotonda della tappa a Milano di "Tgcom24Tour", il format itinerante di Tgcom24 che porta l'informazione economica sul territorio, è ruotata intorno al tema "Impatto, innovazione e digitale: imprese alla sfida della transizione". All'incontro, hanno partecipato Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica; Alberto Gusmeroli, presidente della Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo della Camera dei deputati; Alessandro Grandinetti, Partner PwC Italia; Andrea Ghizzoni, Managing Director Insurance Facile.it; Massimo Di Tore, Corporate and product communication & Marketing Manager DR Automobiles; Gianluca Di Pietro, ceo Hisense Italia, e Lucia Silva, Group Chief Sustainability Officer Assicurazioni Generali.

"La transizione energetica è una grande opportunità per il nostro Paese. Ecco perché dobbiamo essere al fianco delle imprese più innovative e stimolarle, accompagnarle", spiega Pichetto Fratin. "Sull'energia dobbiamo fare come Milano. Milano ha avuto il coraggio, con le proprie amministrazioni, di fare delle scelte discusse a suo tempo, ma che oggi sono un fiore all'occhiello. Milano è una delle città più moderne d'Europa", aggiunge il ministro.

Le imprese alla sfida della transizione - "I settori sono tutti impegnati nella transizione, è un percorso dal quale non c'è ritorno. Non c'è innovazione senza tecnologia e senza sostenibilità. Per alcuni settori quest'ultima sarà la license to operate, cioè non ci sarà licenza di operare senza sostenibilità. Dunque, è un percorso nel quale siamo tutti impegnati a vari livelli, ma che abbisogna di altri interventi e uno di quelli che ora viene sottovalutato e non è nell'agenda tipicamente della sostenibilità è la domanda di energia", afferma Grandinetti.

"Come gruppo finanziario che fa investimenti e assicura, abbiamo due grandi leve: gli investimenti e la parte assicurativa. Su questo abbiamo degli impegni presi. Uno è investire in questa transizione energetica, in questa trasformazione dell'economia. Ad esempio, nei bond delle aziende che si vogliono trasformare ed emettono green bond o sustainable bond. Un altro aspetto importante è assicurare la trasformazione, nuove energie di cui si conosce poco, anche da un punto di vista dei rischi, e comportamenti virtuosi. Quindi incentivare l'utilizzo di tecnologie che hanno un impatto positivo nella trasformazione. Ovviamente, poi, è necessario dare ed essere noi stessi l'esempio: quindi, avere degli obiettivi sfidanti di riduzione di C02 delle nostre attività", sottolinea Silva. 

"La rivoluzione che stiamo vivendo è un po' simile al passaggio dal vapore al motore, che immediatamente ha portato un secolo fa a un cambiamento epocale a livello mondiale. Cambiamento che è diventato economico e sociale, è tutto un equilibrio concatenato che dobbiamo cogliere", commenta il ministro.

Gusmeroli interviene sul tema del mercato tutelato dicendo: "Le aste per il mercato tutele graduali che entrerà in vigore il 1° luglio sono andate molto bene. È possibile per chi è nel mercato tutelato rimanere nel mercato tutelato e il 1° luglio usufruire dei prezzi molto ridotti delle aste, ma chi è già andato nel mercato libero, può tornare nel mercato tutelato prima del 30 giugno. Il consumatore che vuole farlo in questo momento ha delle difficoltà, quindi abbiamo chiesto che Arera renda disponibile a giorni un software sul proprio sito in cui si digita il proprio comune e si sa qual è il gestore del mercato tutelato a cui si deve inviare una lettera. Nel mercato libero i prezzi sono superiori, quindi il risparmio che può avere il cittadino è potenzialmente molto elevato. E il tema dell'energia si gestisce anche con i risparmi. Ad esempio, in questo momento, se incentiviamo il ricambio degli elettrodomestici di casa – cosa banalissima – la famiglia può risparmiare sino al 30% di energia. E si aiuta il mercato degli elettrodomestici". 

E a proposito di questo, Di Pietro dice: "Il parco di elettrodomestici installato oggi all'interno delle famiglie italiane è molto vecchio. Quindi, accelerare una sostituzione con prodotti più efficienti darebbe in pochissimo tempo un beneficio da un punto di vista di domanda dell'energia. Un'incentivazione a una sostituzione sarebbe uno strumento molto valido. Noi abbiamo una grossa responsabilità sulle nostre spalle: produrre elettrodomestici, televisori sempre più efficienti e siamo in un contesto macro-economico che non è proprio positivissimo. Le famiglie italiane hanno perso potere d'acquisto negli ultimi due-tre anni. Comunque, il consumatore finale è sempre più attento agli aspetti ecologici".

"La transizione per noi è un'opportunità, però bisogna stare molto attenti. È necessario avere un atteggiamento prudente, che noi abbiamo in questo momento, perché bisogna guardare le effettive esigenze e la richiesta del mercato a prescindere dalla famosa o famigerata deadline del 2035 che prevede la fine dell'endotermico. Anche se ci sono delle rivalutazioni serie sul tema. Si parla di carburanti sintetici, di idrogeno, di biocarburanti. Noi, al momento, offriamo al mercato tutte le tecnologie esistenti e abbiamo un endotermico che in qualche maniera va nella direzione della transizione perché alimentato con carburanti alternativi", afferma invece Di Tore.

In tema di transizione ecologica, "c'è sempre più attenzione all'esposizione verso i rischi di eventi naturali catastrofali. Il cambiamento che il nostro Paese sta vivendo mette a rischio gli investimenti che magari le stesse imprese hanno fatto per la transizione. Nel 2023, le imprese di assicurazioni hanno liquidato un importo di danni per gli eventi naturali catastrofali pari alla metà dei 10 anni precedenti. Una risposta può essere data da una collaborazione pubblico-privato", conclude Ghizzoni.

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