Sono intervenuti Gianluca Di Pietro, ceo di Hisense Italia; Francesca Cerruti, ceo di ab medica, e Andrea Toselli, presidente e ad di PWC Italia
La seconda e ultima tavola rotonda della tappa a Milano di "Tgcom24Tour", il format itinerante di Tgcom24 che porta l'informazione economica sul territorio, si è concentrata sul tema "Innovazione e sviluppo nel nuovo commercio globale". Sono intervenuti Gianluca Di Pietro, ceo di Hisense Italia; Francesca Cerruti, ceo di ab medica, e Andrea Toselli, presidente e ad di PWC Italia.
Le difficoltà del momento - "Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da momenti estesi di relativa tranquillità, dove il sistema economico poteva perfezionare livelli di efficienza sempre progressivamente migliori, e poi crisi immediate. Adesso, siamo in una situazione in cui dobbiamo abituarci alla flessibilità. Bisogna guardare un po' più a lungo, avendo sempre e comunque la contezza di quello che succede ogni giorno. Forse, il commercio internazionale, ovviamente i dazi in questo momento, ci danno delle direttrici. E, forse, quello che è successo nelle ultime settimane è la dimostrazione del fatto che se stiamo troppo attenti a quello che succede ieri e ci prepariamo per il domani poi oggi le cose cambiano e, quindi, abbiamo sprecato uno sforzo di preparazione. Credo che questo Paese sia in grado di essere un po' più ricettivo del cambiamento e pure ad avvantaggiarsene, anche perché le dimensioni degli operatori non sono enormi e questo aiuta a essere più flessibili. Le grandi organizzazioni molto procedurizzate ed efficienti sono generalmente quelle che hanno più problemi a mettere in campo una versatilità che sarà sempre più necessaria nei prossimi mesi", ha dichiarato Toselli.
È d'accordo Di Pietro, il quale ha sottolineato che "bisogna stare calmi, ragionare più sul lungo periodo, anche essendo consci che poi certi isterismi hanno una breve durata. Chi pianifica business sul lungo periodo deve guardare questi movimenti, ma non esserne influenzato più di tanto. Alla fine, chi giudicherà tutto quello che si sta facendo è sempre il consumatore, che poi dirà a chi ha intrapreso certe azioni se sono corrette non soltanto da un punto di vista politico, ma anche di inflazione e tenuta dei prezzi e dei consumi sui vari mercati".
"Affrontando lo scenario, molto versatile a seconda della giornata, noi cerchiamo di rimanere coi piedi per terra. Abbiamo gli strumenti, le persone, il team. Lo sguardo internazionale ogni tanto preoccupa rispetto a quello che potrebbe succedere a medio-lungo termine. Ma noi rimaniamo focalizzati su quello che ci piace e dobbiamo fare", ha commentato Cerruti.
Investire continua a essere facile? "Sicuramente - ha aggiunto Cerruti -, riflettiamo moltissimo. Ma non perdiamo la voglia, le energie per trovare soluzioni creative per continuare a investire. Smettere o avere paura di farlo in ricerca, futuro, soluzioni porta poi drammaticamente a fare un rallentamento sullo sviluppo, sulla velocità, sul saper cogliere le occasioni".
"Per noi investire è una conditio sine qua non per poter restare in questo mercato. L'innovazione della tecnologia è molto rapida; inoltre, gli utenti cambiano così come l'utilizzo dei prodotti, quindi ricerca e sviluppo rappresentano un pilastro doveroso per poter sopravvivere in questo settore. Noi l'abbiamo formalizzato in statuto", ha spiegato Di Pietro.
Dunque, si può dire che stiamo facendo la transizione? Per Toselli "sì. La digitalizzazione nella piccola impresa è più difficile da realizzare. Credo che sul discorso robotica o connettività ci sia tantissimo da fare".