Ospiti della prima tavola rotonda della quinta tappa Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Antonella Polimeni, rettrice dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza; Francesco Bonini, rettore dell'Università Lumsa.
La tappa a Roma di "Tgcom24Tour", il format itinerante di Tgcom24 che porta l'informazione economica sul territorio, è partita affrontando il tema "Governo e istruzione, le leve per la ripartenza". Nella magnifica cornice delle Terme di Diocleziano, il direttore Paolo Liguori ha intervistato Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Antonella Polimeni, rettrice dell'Università degli Studi di Roma La Sapienza, e Francesco Bonini, rettore dell'Università Lumsa.
Covid e ripartenza - "La spinta per la ripresa ha aiutato a tenere tutti gli atenei del nostro territorio molto più connessi e questo è un elemento che sulle progettualità del Pnrr potrà essere messo a grande frutto. Il sistema delle università del Lazio ha fatto e sta facendo sistema", sottolinea Polimeni.
Il cambiamento post-Covid - "La pandemia - continua la rettrice della Sapienza - è stata un'occasione per cambiare. C'è stata, ad esempio, la necessità di progettare dei corsi di studio più contaminati (noi attiveremo dei corsi di intelligenza artificiale e filosofia). La pandemia ha velocizzato, catalizzato un processo di rinnovamento rispetto a quello che è il mismatch tra offerta e domanda nel mondo del lavoro".
"Prendiamo il buono anche dell'esperienza della didattica a distanza. Anche se - ci tengo a sottolineare - l'università è presenza. Non è solo studio, è anche socialità. Questo periodo che è stato pesantissimo per i giovani ha lasciato strascichi dal punto di vista degli equilibri psicologici. Non a caso La Sapienza ha investito in maniera importante sul counseling psicologico della comunità", conclude Polimeni.
"Questi due anni sono stati complicati, ma anche importanti. Ci si è misurati con i problemi della pandemia, ma lo si è fatto in termini propositivi, quindi attraverso il cambiamento dei metodi didattici, il rinnovamento dei rapporti con studenti e famiglie, ma anche della proposta formativa. Tutti i nostri corsi sono stati sottoposti a un restyling per renderli sempre più adeguati ad alcune fondamentali richieste del sistema sociale, oltre che del mercato, che sono emerse durante la pandemia (competenze sul digitale e sulla gestione dei dati e soprattutto cercare di guardare alle professioni future)" è invece il commento di Bonini.
Digitalizzazione per imprese e università - Per quanto riguarda l'offerta formativa e la digitalizzazione, Zingaretti spiega: "Già oggi ci sono importanti bandi di filiera, che uniscono le imprese e le università per i nuovi servizi digitali. Ma la digitalizzazione non riproporrà la società a canne d'organo (che nella burocrazia del passato sono state soprattutto un problema). La grande novità della digitalizzazione sarà una grande interconnessione tra questi mondi. La rivoluzione sarà che tramite il proprio cellulare si potrà entrare in contatto con la pubblica amministrazione intesa in senso lato. Dall'accesso alle opportunità che offre la rete si passerà automaticamente tra i vari mondi".
"Nei prossimi 10-15 anni il mondo passerà per Roma e per il Lazio e noi ci stiamo preparando ad accoglierlo nel migliore dei modi. I cittadini chiedono alle istituzioni quello che chiederanno i pellegrini, i turisti, gli scienziati, le imprese: sicurezza, competitività, benessere, bellezza, gusto. Nei prossimi 7 anni, grazie all'Europa, potremo contare su circa 10 miliardi e mezzo di euro di risorse finanziarie. Il ruolo della ricerca avrà una centralità assoluta. Siamo un'area geografica che deve tenere insieme capitello e cip, ovviamente simbolicamente, e questo ci renderà più forti nella competizione", conclude Zingaretti.