Lo spazio espositivo ospita 60 scatti sull’evoluzione dell’idea di bellezza nell’immaginario dei più importanti autori degli ultimi due secoli
La bellezza non rimane immutata nel tempo, i canoni estetici variano d'epoca in epoca. Il concetto di bello e le sue molteplici declinazioni sono al centro della mostra "Deep Beauty. Il dubbio della bellezza" al Mudec Photo di Milano, dal 5 aprile al 25 maggio, realizzata grazie alla collaborazione tra KIKO Milano e il team creativo di Ogilvy Italia.
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Curata da Denis Curti, l’esposizione fotografica vuole analizzare l’evoluzione del concetto di bellezza in tutte le sue sfaccettature, partendo dal XIX secolo fino a oggi, mettendo in luce oltre sessanta opere di firme notissime come quelle di Marina Abramović, David LaChapelle, Michelangelo Pistoletto ed Helmut Newton.
Una mostra in sei sezioni
Fotografie e video installazioni si articolano in sei sezioni che approfondiscono il concetto di bellezza e la sua mutevolezza. Trasfigurazioni rimanda a camuffamenti corporei, identità multiple e celate e a sguardi deformi; Incanti è incentrata sul bisogno delle persone di sentirsi accolte e protette anche a livello sentimentale; Vertigini si focalizza sulla seduzione, l’attrazione e la provocazione; Labirinti accompagna l’incertezza, la perdizione, il fascino, il bisogno di libertà delle persone e l’enigma dell’esistenza; Nuovi Mondi è abitata da personaggi meta-umani accompagnati dall’inganno della perfezione, del prendersi cura di sé stessi e dei propri desideri, scendendo a patti con la propria forma; infine, Artifici, mostra dove la bellezza va oltre la bidimensionalità fotografica per avvicinarsi alla tridimensionalità della realtà.
L’invito ai visitatori dell’esposizione è quello di farsi trasportare dalle emozioni suscitate dalle opere fotografiche, sentendosi liberi di vivere sensazioni inedite, tenendo da parte stereotipi e barriere, perché la bellezza sa essere vasta e accogliente, anche e soprattutto nelle diversità, sulla scia di una forte spinta emotiva.
"La mostra “Deep Beauty” invita lo spettatore a perdersi, a sfuggire a qualsiasi ragionamento, perché la bellezza autentica i confini non li supera, semplicemente li smantella. - ha spiegato Giuseppe Mastromatteo, Presidente e Chief Creative Officer di Ogilvy Italia - E noi, non siamo di fronte a qualcosa da analizzare, ma a un’esperienza che ci attraversa e che disturba. Questo progetto esplora la bellezza che emerge dall’ossessione, dalla follia, dalla ricerca, dalla luce che modella il corpo e dal mistero ineffabile che solo l’arte, attraverso lo sguardo di questi autori che considero giganti, sa riconoscere e svelare",
Il contributo di KIKO Milano
Il sostegno del marchio è stato fondamentale per rendere la mostra a ingresso libero su prenotazione. Lo scopo è quello di riaffermare l’impegno del brand nel promuovere la cultura e la creatività per restituire valore al territorio e alla comunità in cui opera.
“Ogni persona è un universo, una combinazione di esperienze uniche, di emozioni e di sogni, e proprio in quella diversità risiede la ricchezza più inestimabile. - ha dichiarato Simone Dominici, CEO di KIKO Milano - Il nostro scopo, come Brand, è proprio quello di ispirare chi ci circonda e invitarlo a scoprire e abbracciare questa bellezza senza confini. Una bellezza che non è soggetta a modelli imposti ma che fiorisce nella sua diversità quando le permettiamo di brillare senza riserve”.