Dall’8 marzo chi si rivolgerà all'assistente personale con frasi offensive riceverà informazioni su un fenomeno di cui sono spesso vittime le donne
Stop alla violenza verbale che in molti casi è preludio di altre forme di abusi. In occasione della Giornata internazionale della donna, prevista per l’8 marzo, Alexa e Actionaid si uniscono per sensibilizzare sull’impatto che il linguaggio può avere sulla salute fisica e mentale delle persone, quando usato in maniera aggressiva.
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A partire dall’8 marzo l’assistente vocale di Amazon risponderà ai comandi vocali offensivi o bruschi ricevuti con messaggi educativi, approfondimenti e altre informazioni utili su un fenomeno, quello della violenza verbale, di cui le donne sono spesso vittime in prima persona. Lo stesso tipo di messaggi si potranno ascoltare anche pronunciando come comando “Alexa, di’ la tua!”, il titolo dell’iniziativa di Alexa e ActionAid per la Festa della donna 2024, realizzata in collaborazione con AmazonAds brand Innovation Lab.
“Parlare di violenza psicologica contro le donne e sensibilizzare sull’impatto che determina nelle loro vite è uno dei passi fondamentali per sradicare la diffusa cultura patriarcale che continua a produrre discriminazione e violenza di genere in Italia” ha dichiarato Katia Scannavini, Vice segretaria generale di ActionAid Italia.
Di fronte agli insulti, lo stato emotivo virtuale di Alexa non cambia, ma per milioni di persone, tra queste soprattutto donne, l’abuso verbale è una realtà molto dolorosa. L'abuso, infatti, può prendere forma anche attraverso le parole: l'uso di un linguaggio aggressivo è a tutti gli effetti una forma di violenza che può provocare sentimenti di paura, disagio e sfiducia in sé. Non solo, spesso precede o coesiste con altre forme di violenza verso le donne, come quella fisica, sessuale o economica.
Secondo gli ultimi dati di ActionAid, tra le donne che stanno affrontando un percorso di uscita dalla violenza, il 66,7% ha subito una violenza fisica, il 50,7% una minaccia, l'11,7% uno stupro o tentato stupro. A queste va aggiunto il 14,4% che ha subito altre tipologie di violenze sessuali, quali ad esempio molestie fisiche, online e revenge porn.
Dalla ricerca condotta su un campione rappresentativo di circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni, per 7 giovani su 10 (69%) insultare una persona è violenza. Prendere in giro qualcuno è violento per il 67% delle e dei ragazze/i intervistate/i, soprattutto per le ragazze (71%). Il primo danno citato dal 27% di loro, senza distinzione di genere, è il malessere psicologico, al secondo posto isolamento e depressione (21%) e al terzo posto disagio e vergogna (18%).
“Siamo felici di poter contribuire attraverso Alexa a sensibilizzare quante più persone possibili rispetto a un fenomeno globale così pericoloso - ha dichiarato Giacomo Costantini, Business Development Manager di Amazon Alexa - Essendo un interlocutore costantemente interpellato nelle case degli italiani, l’assistente vocale di Amazon vuole farsi parte attiva del cambiamento e, nella collaborazione con ActionAid, valorizzare la potenza della propria voce”.