L'assistant professor alla Dublin City University che ha curato la parte italiana del rapporto annuale sullo stato dell'informazione del Reuters Institute: "L'offerta è sempre più frammentata, il paywall stenta e l'accesso diretto alle notizie è meno frequente che in passato"
© Reuters Institute - Digital News Report 2023
"Tgcom24.it da anni è in vetta alla classifica del Digital News Report del Reuters Institute, secondo la nostra ultima analisi il 21% degli italiani sceglie il sito Tgcom24 per informarsi". A parlare è Alessio Cornia, assistant professor alla Dublin City University che ha curato la parte italiana del rapporto annuale sullo stato dell'informazione. "Il dato conferma il buon lavoro svolto dalla testata, i vantaggi delle sinergie del sistema multimediale dell'informazione Mediaset e la preferenza degli italiani per il modello free a discapito del paywall".
"Tgcom24 - spiega Cornia - è un brand disponibile su più piattaforme, Mediaset è stata tra le prime a creare un sistema di informazione integrato, questo aiuta la fidelizzazione degli utenti in un contesto come quello italiano dove l'offerta informativa è sempre più frammentata, dove Google e Facebook attraggono sempre più ricavi pubblicitari e dove le testate che hanno un background nella carta stampata spingono sul modello paywall che in Italia stenta a decollare".
Secondo l'analisi del Reuters Institute in Italia soltanto il 12% paga per informarsi online. "E' un dato sotto la media (17%) dei Paesi in cui abbiamo svolto l'indagine, ben sotto il 39% della Norvegia, del 33% della Svezia e del 21% degli Usa, ma superiore al 9% della Gran Bretagna e del Giappone", fa notare Alessio Cornia che sottolinea come "il 39% degli intervistati italiani non sarebbe disposto a pagare per informarsi online anche se l'offerta fosse più completa e maggiore la disponibilità di contenuti esclusivi".
La tendenza che emerge dall'analisi condotta da Cornia e dagli altri ricercatori del Reuters Institute per il Digital News Report è "il sempre meno frequente accesso diretto alle notizie online". "In Italia - spiega - nel 2017 era il 27% a informarsi andando direttamente sui siti di informazione, oggi il dato è sceso al 16%. Il 24% arriva alle notizie dai social network, sempre più centrali, soprattutto per i più giovani". La spinta dei lettori giovani si misura sui social media: secondo il rapporto, su scala globale, Facebook diventa sempre meno rilevante come fonte di informazione e di conseguenza come fattore trainante del traffico sui siti (solo il 28% ha avuto accesso alle notizie tramite la piattaforma). TikTok è invece il social che registra la crescita più rapida: è utilizzato dal 44% dei giovani di età compresa tra 18 e 24 anni, uno su cinque lo usa anche per informarsi.