Al via la campagna di sensibilizzazione "Formula Anti-Odio" e il progetto di riqualificazione "Scendiamo in Piazza"
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La discriminazione è un fenomeno ancora troppo frequente in Italia tanto che una persona su due ne è stata vittima. È quanto emerge da una ricerca commissionata da ACE, leader nei detergenti per la casa e i tessuti e marchio di Fater. A fronte dei risultati dell’indagine, il brand ha deciso di scendere in campo contro lo sporco più ostile al mondo: l’odio. E lo fa con due azioni concrete: la campagna di sensibilizzazione "Formula Anti-odio" e l'iniziativa destinata alle scuole "Scendiamo in piazza”.
Dalla ricerca commissionata da ACE che ha indagato come le persone vivono e percepiscono la discriminazione in Italia, è emerso che il 77% di esse ha assistito ad almeno un atto discriminatorio e il 50% non ha reagito. Oltre il 70% degli intervistati dichiara che il maggior numero di discriminazioni avvengono a scuola, a seguire troviamo i social media (oltre il 50%). La percentuale di discriminazioni all’interno di un gruppo di amici cresce nei ragazzi tra i tredici e i sedici anni, raggiungendo il 25% dei casi. Nella fascia di età tra i 16 e i 19 anni la discriminazione passa dalla forma verbale a quella fisica. L’indagine sottolinea che a fronte di un episodio di discriminazione oltre la metà delle persone non sono state in grado di reagire.
"Siamo partiti dallo scopo che ci siamo dati come brand ACE che è quello di dare un contributo positivo nelle comunità in cui operiamo, partendo da quello che facciamo meglio che è pulire. Noi lo chiamiamo “il pulito che unisce”. Come dimostra la nostra ricerca, c’è molto da fare per prenderci cura della nostra casa comune, il nostro Paese, facendo pulizia delle tante discriminazioni che ancora ci affliggono", ha commentato Antonio Fazzari, General Manager di Fater.
La campagna di comunicazione sociale ACE Formula Anti-Odio” racconta episodi reali di discriminazione vissuti da quattro ragazzi in tema di omofobia, body shaming e grassofobia, razzismo e antisemitismo, realizzata con la consulenza dell'organizzazione Diversity Lab.
Sono le storie di Carlo Maria che ha ricevuto insulti omofobi per aver ballato con il suo compagno durante una festa del liceo, di Elisa che fin dall’età di dodici anni temeva l’estate a causa delle discriminazioni subite per il suo aspetto fisico, di Mark che a quindici anni al parco con gli amici si è visto additare e chiamare “sporco ebreo” da ragazzi più grandi e di Osayi nata e cresciuta in Italia che, per il colore della sua pelle, convive ogni giorno con gli sguardi di chi la giudica e non la considera un’italiana. Quattro storie da ascoltare che vogliono essere un esempio e anche uno stimolo a reagire e a unirsi ad ACE nella promozione di una nuova cultura del pulito volta a lottare contro l’odio e a prendersi cura degli spazi comuni.
"Scendiamo in piazza” è un progetto itinerante di riqualificazione urbana, avviato da Ace nel 2022 e promosso insieme all’associazione di volontariato Retake e realizzato in collaborazione con l’agenzia educativa La Fabbrica. L’edizione di quest'anno ha previsto il coinvolgimento degli studenti delle scuole italiane primarie e secondarie di primo grado di Roma, Milano, Pescara e Palermo in un progetto di cura del proprio territorio. Gli studenti sono stati ingaggiati nella scelta di un luogo pubblico e nell’ideazione di una proposta concreta per migliorarlo.
Le quattro idee migliori, una per ogni città, saranno realizzate nel corso di eventi pubblici, durante i quali saranno rimossi gli insulti inneggianti forme di odio e organizzati dei laboratori sul linguaggio inclusivo tenuti da Diversity Lab, restituendo a tutta la cittadinanza il nuovo spazio di socialità e condivisione.Il tour partirà il 23 settembre da Roma, passando il 7 ottobre da Milano, il 20 ottobre a Pescara e si chiuderà l’11 novembre con la tappa di Palermo.
“Con "Scendiamo in Piazza" abbiamo voluto dare spazio ai più giovani. Costruire e trasformare con loro, spazi quotidiani in luoghi più fruibili, di gioco, più sicuri e costruttivi. Saranno proprio i ragazzi i protagonisti del cambiamento, che in prima persona potranno dare forma alle loro idee e fare esperienza di quanto possano realizzare con gesti semplici e in compagnia", afferma Francesca Elisa Leonelli Presidente di Retake.