le parole dell'economia

Bilancia commerciale, cosa rivela sulla salute economica di un Paese

La guerra dei dazi torna a far parlare di un indicatore chiave per capire il posizionamento di uno stato nel commercio internazionale

22 Apr 2025 - 06:00
 © Istockphoto

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La bilancia commerciale rappresenta uno degli indicatori più importanti per valutare la salute economica di un Paese e il suo posizionamento nel commercio internazionale. In un contesto di crescenti tensioni commerciali e politiche protezionistiche, comprendere questo concetto aiuta a interpretare le scelte economiche dei governi.

Cos'è la bilancia commerciale

 La bilancia commerciale misura la differenza tra il valore delle esportazioni e quello delle importazioni di un Paese in un determinato periodo. Quando le esportazioni superano le importazioni, si parla di "surplus commerciale" o "avanzo commerciale". Al contrario, quando le importazioni superano le esportazioni, si verifica un "deficit commerciale" o "disavanzo commerciale".

Questo indicatore è parte della più ampia "bilancia dei pagamenti", che include anche i flussi di capitali e le transazioni finanziarie tra Paesi. Tuttavia, la bilancia commerciale si concentra esclusivamente sullo scambio di beni e servizi.

Perché è al centro della guerra dei dazi

 Negli ultimi anni, la bilancia commerciale è diventata oggetto di accese discussioni politiche, in particolare nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina. L'amministrazione Trump aveva fatto del deficit commerciale americano uno dei principali argomenti per giustificare l'imposizione di dazi sui prodotti cinesi, sostenendo che un deficit persistente danneggiasse l'economia nazionale e favorisse la perdita di posti di lavoro.

Sin dalla campagna elettorale, Trump ha già dichiarato di voler rilanciare politiche commerciali aggressive, puntando a ridurre il deficit commerciale americano che nel 2024 ha raggiunto i 1.210 miliardi di dollari, con un aumento del 14% rispetto al 2023. Numeri che nella logica trumpiana sono segnali di una debolezza strutturale.

Tuttavia, molti economisti sottolineano come questa sia una visione semplicistica. La bilancia commerciale non è necessariamente un indicatore di successo o fallimento economico, ma riflette piuttosto una combinazione di fattori più complessi come i modelli di consumo, i tassi di risparmio, la competitività e la struttura produttiva di un Paese.

Cosa ci dice questo indicatore

 La bilancia commerciale offre informazioni preziose su diversi aspetti dell'economia: dalla competitività all'andamento della domanda interna; dalla dipendenza dall'estero all'impatto sul Pil, per arrivare a definire il valore della valuta nazionale

In linea teorica né un surplus né un deficit sono intrinsecamente "buoni" o "cattivi". La Germania e il Giappone, per esempio, mantengono tradizionalmente forti surplus commerciali, mentre gli Stati Uniti registrano deficit da decenni pur rimanendo la prima economia mondiale.

La bilancia commerciale italiana

 L'Italia ha mostrato un andamento altalenante della sua bilancia commerciale negli ultimi anni. Dopo un periodo di deficit nei primi anni 2000, dal 2012 il Paese ha iniziato a registrare un surplus commerciale significativo, consolidatosi negli anni successivi grazie alla competitività del settore manifatturiero italiano.

Nel 2023, nonostante le difficoltà legate alle tensioni geopolitiche e all'aumento dei costi energetici, l'Italia ha mantenuto un surplus commerciale oltre i 30 miliardi di euro. I settori che contribuiscono maggiormente all'attivo sono quelli tradizionali del Made in Italy: macchinari e apparecchiature, prodotti farmaceutici, abbigliamento e calzature, mobili e design, prodotti alimentari di qualità.

Tuttavia, il Paese resta fortemente dipendente dall'estero per quanto riguarda le materie prime energetiche, componente che incide negativamente sulla bilancia commerciale in periodi di tensioni sui mercati energetici.

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