La Lombardia, con un giro d’affari agroindustriale che supera i 14,25 miliardi di euro, si conferma prima regione agricola d’Italia
Si è svolto al Teatro Fraschini di Pavia l’appuntamento dedicato alle eccellenze agroalimentari regionali e ai protagonisti dell’industria e della distribuzione sul territorio. Un evento che ha visto agricoltura, industria e distribuzione discutere delle tematiche legate alle filiere locali, evidenziare i prodotti di eccellenza, analizzare le caratteristiche dei mercati e le opportunità di sviluppo in Italia e all’estero, approfondendo scenari e strategie per il 2023. La Lombardia, con un giro d’affari agroindustriale che supera i 14,25 miliardi di euro, si conferma prima regione agricola d’Italia, sia in termini di produzione sia per valore della trasformazione. Ha tratteggiato questo scenario un focus di Intesa Sanpaolo dedicato alle filiere agroalimentari lombarde, che ha sottolineato come, secondo dati Istat, siano attive in regione 6.116 unità nell’industria alimentare, con un indotto occupazionale che nell’ultimo decennio è cresciuto di oltre 1.600 addetti. E con un incremento nell’export che è raddoppiato dal 2008 a oggi, raggiungendo gli 8,2 miliardi di valore. Una performance addirittura migliore rispetto a quella del mercato interno. In un contesto di rallentamento mondiale dell’economia, sono dati incoraggianti che ribadiscono il ruolo centrale e di traino dell’agroalimentare italiano
© Ufficio stampa
La filiera del riso: progetti condivisi tra agricoltura e industria per accelerare la crescita - La Lombardia è considerata la culla della coltivazione del riso, che con Piemonte, Veneto e Sardegna condivide il primato per il pregio delle varietà prodotte. In particolare, proprio Pavia e la Lomellina si distinguono per fornire risi come il Carnaroli e l’Arborio famosi ed esportati in tutto il mondo. Ma a conferma della biodiversità sono oltre un centinaio le varietà di riso coltivate.
Riso Scotti, leader di mercato in Italia, e leader italiano nel mondo con il riso da risotto, dalla voce del Presidente Dario Scotti e con la testimonianza della Presidente della cooperativa agricola Sa.Pi.Se. Elisabetta Falchi, ha illustrato la case history Venere, come modello vincente di mercato: in particolare, come la forte integrazione tra contesto agricolo e comparto industriale abbia consentito di costruire un “brand di filiera” partendo dalla terra, dalla semina, per arrivare fino alla tavola dei consumatori.
“Le difficoltà uniscono; insieme si è più forti e si vince – ha dichiarato Dario Scotti, alludendo ai difficili 12 mesi alle spalle e alle incognite che anche quest’anno stanno interessando il comparto, e sottolineando l’importanza strategica delle sinergie all’interno delle filiere. Sinergia espressa al meglio attraverso la partnership che lega l’azienda pavese del riso alla cooperativa agricola Sa.Pi.Se., con cui nel 2022 Riso Scotti ha stretto un accordo di esclusiva mondiale per il marchio Venere. Una ricetta per combattere le criticità che il comparto si trova ad affrontare e vincere la sfida: Venere è l’inimitabile riso nero aromatico, ricco di fibre e antiossidanti, tracciato, sostenibile, coltivato esclusivamente nelle terre risicole delle zone di Vercelli e Novara in Piemonte e nella Valle del Tirso in Sardegna. Il percorso di ogni chicco è certificato Sai Platform, a garanzia dell’autenticità e tracciabilità, per assicurare un prodotto di eccellente qualità, nato, coltivato, lavorato e confezionato solo in Italia. Da un anno, Riso Scotti è l’unica azienda a commercializzare la varietà Venere, dopo averne ottenuto la licenza esclusiva da Sa.Pi.Se., che ha creato e brevettato questa varietà nel 1997: alla base dell’accordo c’è un progetto di valorizzazione sui mercati nazionali ed esteri. Riso Scotti, con Venere, concilia infatti i valori dell’italianità con la perfetta multifunzionalità, essendo questo riso adatto a primi piatti, contorni, piatti unici, e quindi in linea con i consumi del riso più diffusi nei cinque continenti".
“Un’opportunità in più per aumentare la competitività internazionale, grazie al contenuto di innovazione e sostenibilità: due leve che tracciano le linee guida per il futuro. Inoltre, con Pasta Venere, la nostra ultima novità che utilizza Venere come ingrediente per una pasta unica e caratterizzata, intendiamo offrire al mercato una novità senza pari, valorizzando ulteriormente le potenzialità del riso italiano” – ha concluso il Presidente Dario Scotti.