Nasce la nuova società P2P con Seri Plast e parte ufficialmente il progetto di riconversione della fabbrica
Prende il via la nuova vita dello stabilimento Unilever di Pozzilli, al centro di un progetto pluriennale di riconversione industriale che lo trasformerà in uno dei più avanzati siti in Europa per la produzione di plastica riciclata e l’unico nel Sud Italia in grado di recuperare materiale plastico misto da post-consumo, altrimenti destinato a impianti di termovalorizzazione e cementifici.
È stato firmato l’accordo sindacale con tutte le parti sociali coinvolte, a margine dell’incontro organizzato tra Unilever, P2P (la nuova joint venture paritetica costituita da Unilever e Seri Industrial che acquisirà tutti gli asset del sito) e i rappresentanti sindacali interni ed esterni al sito, che sancisce il passaggio di tutti gli attuali lavoratori dello stabilimento nella nuova società.
La firma arriva a seguito del periodo di consultazione avviato dopo la costituzione di una joint venture paritetica tra Unilever e Seri Plast (controllata della Seri Industrial S.p.A., azienda quotata sul listino MTA di Milano), annunciata a marzo, e la presentazione del progetto di riconversione, possibile grazie alla collaborazione con Governo, Regione Molise, di concerto con i sindacati confederali e con il supporto del Ministero per lo Sviluppo Economico.
La nuova società denominata P2P (Packaging to Polymers,) frutto della joint venture, gestirà la graduale riconversione del sito Unilever, in cui attualmente vengono prodotti detergenti per la pulizia della casa e degli indumenti, che nel giro di 24 mesi dal trasferimento del sito alla società P2P sarà interamente dedicato alla produzione di plastica riciclata. La partnership prevede inoltre un accordo commerciale di lungo periodo per la fornitura a Unilever di materie prime plastiche recuperate da imballaggi post consumo, da parte della nuova società P2P.
Il progetto di riconversione consentirà a Unilever di raggiungere il dimezzamento dell’utilizzo di plastica vergine per il proprio packaging entro il 2025, incrementando del 25% l’utilizzo di plastica riciclata post-consumo. Un obiettivo che rientra all’interno della più ampia strategia globale di Unilever “Clean Future”, volta a ridurre l’impronta di carbonio dei propri prodotti destinati alla pulizia e al bucato mantenendone inalterate o aumentandone le prestazioni.
Un altro progresso altrettanto importante sarà nell’ambito del futuro del lavoro. Il progetto di riconversione rappresenta infatti un eccellente esempio e un importante passo avanti nel programma globale di Unilever “Future of work”, che supporta i collaboratori nell’aggiornamento e nello sviluppo di nuove competenze e che, anche nel caso di Pozzilli, accompagnerà i lavoratori con un piano di supporto integrato comprendente diversi aspetti, tra cui la formazione tecnica, la gestione del cambiamento e ogni altro aspetto utile a mettere tutti nelle condizioni di operare al meglio nella nuova realtà produttiva.
Come spiega Gianfranco Chimirri, Global HR Director Unilever e responsabile del progetto, “con la sottoscrizione degli accordi sindacali si chiude un percorso di due anni che porta a un risultato straordinario che mi rende orgoglioso sia come manager di Unilever, sia come italiano e meridionale. Abbiamo raggiunto tutti gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo prefissati: transizione ecologica del sito verso una produzione di plastica riciclata con le tecnologie più avanzate del settore, salvaguardia dei livelli occupazioni diretti e dell’indotto, supporto finanziario e investimento su scala nella riqualificazione dei lavoratori. Inoltre l’accordo commerciale di lungo periodo tra la JV paritetica con Seri Industrial per la fornitura di plastica riciclata a supporto dell’agenda di sostenibilità di UL in Europa, pone le basi per lo sviluppo di ulteriori investimenti e occupazione nel territorio. Il tutto è stato possibile grazie alla collaborazione tra azienda, sindacato e istituzioni locali e nazionali. Insieme, in una logica di sistema, abbiamo non solo protetto l’esistente ma veicolato investimenti pubblici e privati per lo sviluppo futuro del territorio molisano”.