LA STARTUP NATA NEL 2021

Fitness, da Bulb spazi attrezzati per l'allenamento "pay per use"

La società, attraverso una rete di Fitness Studio privati o in sharing prenotabili a ore, dà la possibilità ai trainer di gestire in autonomia il proprio allenamento e di crearsi, in altre parole, il proprio brand

18 Lug 2023 - 09:35
 © Ufficio stampa

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Secondo il più recente report di Unioncamere, il settore italiano del fitness vale circa 2,3 miliardi e gli istruttori che aiutano i frequentatori delle palestre a trovare il giusto tipo di allenamento sono 120mila. Oltre a questo, nell'edizione 2023 dello European Health & Fitness Market Report viene spiegato che solo nel 2022 sono state portate a termine 13 importanti operazioni di fusione e acquisizione, dimostrando che l'interesse degli investitori nei confronti del mercato del fitness è sempre più vivo.

Un settore dunque che si conferma in costante crescita ma che, soprattutto negli ultimi anni, ha dimostrato una sempre maggiore preferenza per allenamenti personalizzati ed esclusivi: solo nel 2019, di 20 milioni di fitness lover, solo 5,5 milioni possedevano un abbonamento in palestra. Un trend che si è confermato mese dopo mese e su cui Danilo Mazzacuva e Umberto Pilagatti, entrambi professionisti nell'industria del fitness con alle spalle vent'anni di esperienza, hanno scelto di puntare fondando BULB, la startup nata nel 2021 per mettere a disposizione degli utenti spazi attrezzati per l'allenamento in modalità pay per use.

"Durante l'emergenza sanitaria migliaia di trainer hanno utilizzato i canali social avvicinando un pubblico sempre più vasto al one-to-one training. Grazie alle video lezioni e al supporto dei social network hanno avuto modo di ripensare alla loro visibilità indipendentemente dai centri fitness, e hanno capito che sono loro il motore del comparto fitness. Con BULB vogliamo dare la possibilità a tutti i trainer intraprendenti di svolgere il loro lavoro senza limitazioni né ostacoli, in modo totalmente indipendente", spiega Danilo Mazzacuva, cofondatore di BULB.

BULB, attraverso una rete di Fitness Studio privati o in sharing prenotabili a ore, dà la possibilità a ogni trainer di gestire in totale autonomia il proprio allenamento e di crearsi, in altre parole, il proprio brand. Ad oggi, sono più di 500 trainer ad aver scelto BULB. Ogni "hub" di BULB, infatti, offre servizi smart di connessione wi-fi e collegamento Bluetooth all'impianto stereo e può essere riservati tra le 5 del mattino e le 23 con un semplice click attraverso l'App BULB che permette a sua volta di visualizzare le disponibilità di ogni location e tutte le attrezzature presenti.

"La vera innovazione sta nella totale indipendenza di gestione di spazi e orari. Tramite l'App è possibile prenotare in modalità Private (tenendo lo spazio tutto per sé) o in Sharing (condividendo lo spazio con altre persone fino a un massimo di 4 per sessione). L'utente riceve immediatamente un QR code che gli permette di accedere in autonomia allo spazio prenotato", aggiunge Umberto Pilagatti, co-founder di BULB. La realizzazione degli spazi è pensata per due tipologie di allenamento: olistico e funzionale. I Bulb olistici, in corso Buenos Aires e in Darsena, sono dedicati alle discipline Body&Mind. Quello funzionale, in piazza De Angeli, è dedicato all’allenamento della forza, con attrezzature che seguono i trend di mercato.

Secondo i fondatori di BULB, i trainer sono il motore del comparto fitness e ciò che immaginano nel futuro dei loro hub è una realtà in cui i trainer potranno essere davvero dei veri e propri brand indipendenti. Sebbene alcuni abbiano già raggiunto questo risultato, BULB vuole mettersi a supporto con progetti e spazi che diano, all'occorrenza, il necessario per creare contenuti in un ambiente professionale (come ad esempio fotografi, videomaker ecc.)

Dopo aver chiuso un aumento di capitale pari a 800mila euro tramite business angels, l'obiettivo della startup è continuare a svilupparsi e far nascere altri 50 BULB dislocati, oltre che a Milano, in altre città italiane come Roma, Bologna, Firenze e Brescia. L'obiettivo del progetto franchising, già in fase di definizione, è quello di garantire la massima copertura di tutto il territorio nazionale e iniziare a pensare alla fase di internazionalizzazione nei prossimi 12 mesi.

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