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Via libera della Camera al decreto bollette: stanziati 3 miliardi contro il caro-energia, bonus elettrodomestici senza click day e tutele estese per i più vulnerabili
di Giuliana Grimaldi© Istockphoto
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Negli ultimi anni abbiamo assistito a forti oscillazioni nei prezzi dell'energia, con prevalenti rialzi che hanno avuto un impatto sui bilanci di famiglie e imprese. In un contesto ancora segnato da tensioni geopolitiche e dalla necessità di accelerare la transizione ecologica, il mercato energetico italiano affronta sfide complesse che richiedono un delicato equilibrio tra sostenibilità ambientale, economica e sicurezza degli approvvigionamenti.
Una protezione da uno scenario così variabile arriva con l'ultimo decreto bollette, appena approvato dalla Camera con 155 voti favorevoli e 101 contrari; il testo ora passa all'esame del Senato. Il pacchetto prevede aiuti per 3 miliardi di euro contro il caro-energia, con un contributo straordinario di 200 euro per i cittadini con ISEE fino a 25mila euro. Il decreto concede anche due anni aggiuntivi alle categorie vulnerabili per il passaggio al mercato libero, stanzia 600 milioni in agevolazioni per le PMI e anticipa 600 milioni dalle aste ETS per le industrie energivore.
Le principali novità del decreto Il provvedimento modifica il bonus elettrodomestici: il contributo fino al 30% della spesa sarà erogato direttamente come sconto in fattura, eliminando il meccanismo del "click day". Per i soggetti vulnerabili (over 75, disabili e persone in difficoltà economica) è previsto lo stop al pignoramento della prima casa per debiti condominiali sotto i 5mila euro.
Il decreto introduce un "salvagente" per le auto aziendali ordinate entro fine 2024, stanzia 10 milioni per ridurre i costi energetici delle piscine e riconosce ufficialmente la figura dell'"utility manager". Inoltre, i clienti vulnerabili potranno rimanere nel mercato tutelato anche dopo il 31 marzo 2027.
Abbiamo chiesto a Stefano Besseghini, presidente dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), come interpretare le dinamiche attuali del settore, quali sono le misure adottate per tutelare i consumatori più vulnerabili e le prospettive future, in particolare con l'introduzione della nuova bolletta energetica prevista per luglio 2025 e un primo bilancio dopo il recente passaggio al Servizio a tutele graduali.
Qual è il quadro attuale del settore energetico italiano e come vede evolversi lo scenario considerando i fattori geopolitici, ambientali ed economici che influenzano il mercato?
Il settore energetico italiano ha attraversato un periodo di straordinaria volatilità ma oggi osserviamo una relativa stabilizzazione, seppur su livelli più alti rispetto al periodo pre-crisi. Anche se abbiamo superato l'emergenza gas del 2022 diversificando le fonti di approvvigionamento, persistono ancora fragilità strutturali.
Nei prossimi mesi saranno determinanti tre fattori: sul piano geopolitico, i conflitti in corso rappresentano un elemento di instabilità; dal punto di vista ambientale, l'accelerazione della transizione energetica crea opportunità ma richiede importanti adeguamenti infrastrutturali; sul fronte economico, l'inflazione e l'evoluzione dei tassi d'interesse influenzeranno gli investimenti. La sfida più complessa rimane bilanciare sicurezza energetica, sostenibilità ambientale e accessibilità economica e, in questo contesto, l'Autorità chiamata a garantire una transizione ordinata che tuteli i consumatori vulnerabili senza frenare l'innovazione.
Secondo una recente indagine, le bollette di luce e gas risultano incomprensibili per sei italiani su dieci: quali iniziative concrete sta adottando Arera per renderle più trasparenti e facilmente leggibili?
La complessità delle bollette rappresenta una criticità reale per molti consumatori e questo è un elemento che può condizionare molto la loro capacità di fare scelte consapevoli sul proprio consumo energetico. Per questo Arera ha approvato una riforma organica e strutturale varando una completa revisione della bolletta energetica che entrerà in vigore il 1° luglio 2025. Questa iniziativa è il risultato di un lungo processo di consultazione che ha coinvolto imprese, associazioni dei consumatori e tutti gli stakeholder del settore.
La nuova bolletta rappresenta un'evoluzione significativa rispetto alla Bolletta 2.0, che era stata introdotta per i soli clienti dei servizi di tutela nel 2014, e sarà estesa a tutti i clienti finali: non solo famiglie ma anche condomini, PMI e altre utenze non domestiche come box e magazzini. Abbiamo progettato un frontespizio unificato con le informazioni essenziali immediatamente visibili. L'elemento più innovativo è lo 'Scontrino dell'energia', che permetterà di comprendere rapidamente la formazione del costo distinguendo tra quota consumi e quota fissa. Stiamo anche rivedendo il Glossario per definire in modo univoco tutte le voci presenti in bolletta. E ora, in attuazione del dl bollette di febbraio, stiamo implementando anche misure per rendere più trasparenti, chiare e confrontabili le offerte e le condizioni contrattuali.
Qual è il bilancio del passaggio al Servizio a tutele graduali e quali sono le principali difficoltà riscontrate dai consumatori in questa transizione?
Il passaggio dal regime di Maggior Tutela al Servizio a tutele graduali per i clienti domestici non vulnerabili, avvenuto il 1° luglio 2024, sta producendo risultati significativi per la dinamica competitiva del mercato elettrico italiano. I dati mostrano un'evoluzione interessante: a dicembre 2024, circa 3,1 milioni di clienti risultavano nel Servizio a tutele graduali, con una riduzione di 1,3 milioni rispetto al numero di non vulnerabili presenti in Maggior Tutela all'inizio dell'anno. Particolarmente rilevante è il calo di 465.000 utenti rispetto a quelli inizialmente transitati nel nuovo Servizio a luglio 2024.
L'aspetto più promettente di questa transizione riguarda la diversificazione delle scelte dei consumatori: circa il 75% dei clienti che abbandonano il Servizio sottoscrive contratti con operatori del mercato libero diversi sia dall'esercente STG sia dal precedente fornitore della Maggior Tutela. Questa diversificazione sta generando una significativa riduzione della concentrazione del mercato, indicatore di maggiore concorrenzialità che potrebbe tradursi in benefici concreti per i consumatori. Continueremo a monitorare attentamente questa evoluzione per garantire che la transizione verso un mercato pienamente competitivo avvenga tutelando gli interessi dei consumatori.
In che modo la regolazione può favorire lo sviluppo delle energie rinnovabili mantenendo sostenibili i costi per i consumatori?
Quello della transizione energetica è un equilibrio delicato: da una parte c'è la promozione delle energie rinnovabili, dall'altra, la necessità di assicurare che i costi rimangano sostenibili per i consumatori. Per questo il ruolo del Regolatore è fondamentale, non solo per definire le regole del gioco ma anche per guidare la transizione energetica verso un modello più partecipativo, efficiente e sostenibile. Arera, in particolare, interviene definendo le condizioni tecniche ed economiche per l'accesso alla rete, favorendo l'integrazione della produzione rinnovabile, soprattutto quella distribuita. Un esempio concreto di questo approccio è il sostegno alle Comunità Energetiche Rinnovabili, le CER, forme associative tra cittadini, enti e imprese che producono e condividono localmente energia verde. Arera ne disciplina gli aspetti regolatori, rendendo possibile la valorizzazione dell'autoconsumo collettivo e garantendo il corretto funzionamento del sistema elettrico e il Governo punta a incentivarle economicamente.
Quali misure ritiene più efficaci per contrastare la povertà energetica in Italia?
La povertà energetica rappresenta oggi una delle sfide sociali più rilevanti, in un contesto segnato dalla transizione energetica e dall'instabilità dei mercati e che spesso non intercetta tutte le fasce di popolazione in disagio. Lo strumento più efficace e immediato è rappresentato dal sistema dei bonus sociali, per luce e gas, ma anche per acqua e a breve per i rifiuti, che consente alle famiglie economicamente svantaggiate di accedere a sconti automatici sulle bollette. Dal 2021, grazie all'automatizzazione del processo, è sufficiente la dichiarazione ISEE per ottenere il beneficio direttamente, migliorando significativamente la copertura della misura. Questo ha migliorato significativamente la copertura della misura, ampliando la platea dei beneficiari e semplificando l'accesso all'agevolazione.
Tuttavia, non possiamo fermarci qui. La povertà energetica è un fenomeno multidimensionale, che richiede azioni integrate, tra cui l'efficientamento energetico degli edifici, la promozione dell'autoconsumo e delle comunità energetiche rinnovabili, soprattutto nelle aree più fragili. È fondamentale anche garantire informazione chiara e accessibile sui diritti dei consumatori e sugli strumenti disponibili. Come Arera, continueremo a collaborare con le Istituzioni e le associazioni dei consumatori per monitorare l'evoluzione del fenomeno e per rafforzare le misure esistenti, affinché nessuno venga lasciato indietro in questo percorso di transizione.
Arera ha recentemente dato il via libera alle modalità di erogazione del contributo straordinario da 200 euro previsto dal decreto Bollette: può spiegarci come funziona questo sistema e chi ne beneficia concretamente?
Il contributo viene erogato automaticamente nella bolletta dell'energia elettrica, senza che il cittadino debba fare alcuna richiesta specifica. Basta aver presentato una Dichiarazione Sostitutiva Unica, la DSU, valida per il calcolo dell'ISEE 2025. Per chi ha già presentato la DSU, l'importo sarà riconosciuto nel secondo trimestre del 2025, aprile-giugno. Chi la presenta più avanti riceverà il contributo nel primo trimestre utile successivo. La misura si affianca ai bonus sociali ordinari già attivi e rappresenta un intervento straordinario mirato a contenere l'impatto degli aumenti energetici sulle famiglie economicamente più fragili. Consiglio ai potenziali nuovi beneficiari di presentare tempestivamente la DSU per ottenere l'ISEE aggiornato, al fine di evitare ritardi nell'accredito del contributo.