Speciale È morto Papa Francesco
verso il conclave

L'agenda economica e politica del prossimo Papa decisa dalla sua provenienza?

Dalle opzioni più progressiste a quelle più conservatrici, ogni area del mondo esprime cardinali con priorità diverse. E tra i possibili successori di Francesco c'è anche un nome che piace a Trump

24 Apr 2025 - 08:10
 © Afp

© Afp

Il countdown per l'inizio del conclave prosegue, e mentre i bookmakers fanno le loro puntate sui cardinali più vicini, a loro avviso, al soglio di Pietro, gli esperti di geopolitica iniziano le loro valutazioni: l'elezione del prossimo Papa non avrà solo conseguenze spirituali e dottrinali, ma anche diplomatiche ed economiche. La provenienza geografica del successore di Francesco influenzerà inevitabilmente le priorità dell'agenda vaticana, dalla gestione delle risorse alla diplomazia, fino all'impegno su disuguaglianze e crisi globali. Ogni continente porta con sé urgenze, sensibilità e visioni diverse del rapporto tra fede, sviluppo e giustizia sociale. I cardinali più quotati daranno infatti voce a intenzioni totalmente differenti in base all'area geografica da cui arrivano.

L'ipotesi di un Papa africano: la spinta del Sud globale

 Tre cardinali africani sono tra più accreditati: Peter Turkson (Ghana), Fridolin Ambongo Besungu (Repubblica Democratica del Congo) e Robert Sarah (Guinea). L'eventuale elezione di un Papa africano porterebbe al centro del dibattito globale i temi della povertà, dell'accesso alle risorse naturali e della giustizia sociale. Un loro pontificato potrebbe rafforzare il ruolo del Vaticano come mediatore tra le istituzioni internazionali e i Paesi in via di sviluppo, sostenendo politiche di cancellazione del debito, investimenti etici e lotta allo sfruttamento delle risorse. Il microcredito e la finanza locale potrebbero trovare nuovo impulso, contribuendo a dare concretezza alla dottrina sociale della Chiesa. Il nome del cardinale Sarah sarebbe quello più vicino a posizioni conservatrici, in particolare sui temi famiglia, morale sessuale e ruolo dell’Occidente nella crisi spirituale globale.

L'ipotesi di un Papa asiatico: spiritualità e futuro tecnologico - Come per il papa di colore, un papa proveniente da Oriente sarebbe una prima volta assoluta. Con cardinali come Luis Antonio Tagle (Filippine) e Charles Maung Bo (Myanmar), un pontefice asiatico rappresenterebbe l'incontro tra spiritualità antica e innovazione moderna. Il suo mandato potrebbe rafforzare la presenza della Chiesa in una regione cruciale per l'economia globale, puntando su temi come lo sviluppo sostenibile, la dignità del lavoro nelle filiere industriali e la tutela dell'ambiente. La sua voce potrebbe influenzare positivamente le politiche dei giganti economici asiatici, promuovendo un equilibrio tra progresso tecnologico e rispetto dei diritti umani.

L'ipotesi di un Papa latinoamericano: l'economia della giustizia sociale - Uno scenario di questo genere sarebbe in continuità con il magistero di Francesco, il Papa che appena eletto ricordò di arrivare dalla "fine del mondo"; rafforzando così la denuncia delle disuguaglianze, dell'esclusione e dei danni sociali provocati da un'economia centrata sul profitto. I cardinali Leonardo Ulrich Steiner (Brasile) e Carlos Aguiar Retes (Messico) incarnano la sensibilità latinoamericana verso i temi dell'uguaglianza e della solidarietà. Al centro dell'agenda vaticana tornerebbero i diritti delle comunità indigene, la tutela delle risorse naturali, la redistribuzione della ricchezza.

L'ipotesi di un Papa europeo: tradizione e riforma in un continente in crisi -Tra i papabili europei spiccano Pietro Parolin (Italia), Matteo Zuppi (Italia), Pierbattista Pizzaballa (Italia, patriarca latino di Gerusalemme) e Péter Erdő (Ungheria). Un Papa europeo, in una fase storica segnata da crisi economiche e sociali, potrebbe promuovere un rinnovato impegno della Chiesa per il rafforzamento del welfare, la coesione sociale e la giustizia fiscale. In dialogo con l'Unione europea, potrebbe incidere su temi come i diritti digitali, la transizione ecologica e le politiche migratorie. Il nome del cardinale Erdő sarebbe espressione di una Chiesa più sobria, attenta alla tradizione e legata a un modello ecclesiastico gerarchico. Quanto a Pizzaballa, tra i punti più cari alla sua visione spiccano il dialogo tra le fedi, la libertà religiosa e l’attenzione alle minoranze cristiane nei contesti di conflitto, con un forte accento sulla pace e sulla stabilità nelle aree più fragili del mondo.

L'ipotesi di un Papa nordamericano: il nome che piacerebbe a Trump - Meno quotata ma comunqeu possibile, l’elezione di un Papa proveniente dal Nord America, come il cardinale Raymond Leo Burke (Usa). Rappresenterebbe un'opzione chiaramente conservatrice, sostenuta pure dal presidente Donald Trump: più volte Burke si è espresso contro comunità Lgbtq+, aborto e divorzio e Papa Francesco gli aveva tolto l'alloggio vaticano e congelato lo stipendio. In generale, un pontefice nordamericano ancorato alla dottrina tradizionale potrebbe spingere per un ritorno a una visione più rigida su temi etici e morali, influenzando anche le posizioni della Chiesa in materia di economia. In particolare sui temi della redistribuzione della ricchezza, del ruolo dell'iniziativa privata e della responsabilità individuale nella sfera economica. 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri